Le coste italiane hanno visto un’invasione di una creatura marina affascinante e temuta allo stesso tempo: la Rhizostoma pulmo, comunemente conosciuta come medusa polmone di mare. Questo spettacolare esemplare è stato avvistato in grandi quantità, in particolare a Jesolo, causando non poco allarme tra i bagnanti. Questa specie, pur con le sue dimensioni impressionanti, non rappresenta un pericolo per l’uomo.
Quanto è grande la Rhizostoma pulmo: le dimensioni mostruose
La Rhizostoma pulmo è una delle meduse più imponenti che si possano trovare nei nostri mari. Il suo cappello può raggiungere dimensioni davvero notevoli: fino a 60 centimetri di diametro e un peso di circa 10 chilogrammi. Queste misure la rendono la medusa più grande del Mediterraneo. La maestosità di questa creatura è accentuata dai suoi bordi blu-viola e dagli otto tentacoli semitrasparenti che pendono dal suo manubrio.
Nonostante la loro imponenza, queste meduse sono più comuni di quanto si possa pensare. La loro presenza è stata documentata non solo nel Mar Mediterraneo, ma anche nell’oceano Atlantico orientale, nel Mar Adriatico e nel Mar Bianco. L’esemplare più grande mai registrato è stato avvistato nel 2019 nei mari della Cornovaglia, con dimensioni paragonabili a quelle di una persona adulta.
Il polmone di mare è urticante e pericoloso? Cosa sapere
Una delle preoccupazioni principali dei bagnanti riguarda il potenziale pericolo rappresentato dalle meduse, ma nel caso della Rhizostoma pulmo l’allarmismo è spesso esagerato. Questa specie è urticante, ma le sue punture non sono generalmente pericolose per l’uomo. I suoi tentacoli possono essere tranquillamente maneggiati senza grossi rischi. Le persone particolarmente sensibili potrebbero avere irritazioni cutanee che, comunque, tendono a scomparire rapidamente.
Il contatto con i tentacoli della Rhizostoma pulmo può provocare prurito e un lieve bruciore, ma questi sintomi sono temporanei e non rappresentano un rischio serio per la salute. In acqua, la medusa può rilasciare tossine urticanti che causano piccole abrasioni, ma l’effetto di queste tossine si manifesta solo a breve distanza dalla medusa stessa. È quindi sufficiente mantenere una distanza di sicurezza per evitare qualsiasi disagio.
Queste meduse svolgono un ruolo importante nell’ecosistema marino. Con il loro movimento palpitante, contribuiscono a mescolare le acque, facilitando l’ossigenazione e lo scambio di nutrienti tra le correnti superficiali e quelle profonde. Questo processo è molto importante per il mantenimento di un ambiente marino sano e bilanciato.
Nonostante la loro utilità ecologica, la presenza sempre più frequente delle meduse polmone di mare nel Mar Mediterraneo solleva grossi dubbi sul riscaldamento delle acque. L’aumento delle temperature marine favorisce il proliferare di queste meduse, rendendo gli avvistamenti estivi un fenomeno molto più comune di quanto si possa pensare lungo le coste italiane.
Bisogna dottare un approccio di convivenza pacifica con queste creature marine. Invece di reagire con ostilità, è importante riconoscere il loro ruolo nell’ecosistema e imparare a convivere con loro in modo armonioso. Le meduse, dopotutto, sono parte integrante dell’ambiente marino, e il mare è la loro casa, non la nostra, ma soprattutto perché uccidere le meduse è reato.