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CURIOSITÀ 21 GIUGNO 2024

Padelle antiaderenti. Non metterle mai in lavastoviglie

Se si facesse un sondaggio per stabilire qual è l’elettrodomestico più amato in assoluto, probabilmente la lavastoviglie vincerebbe a mani basse.

Da quando è stata inventata, ci ha liberato dell’incubo di stare ore con le mani a mollo nel lavandino e ci ha invogliato ad organizzare più volentieri pranzi e cene con molti invitati, visto che non abbiamo più dovuto preoccuparci di pile di piatti, bicchieri, posate e pentolame da lavare ed asciugare.

In alcuni casi, però, dobbiamo rassegnarci ad infilare ancora i guanti di gomma ed afferrare spugna e detersivo, perché non tutti gli utensili da cucina sono adatti per sopportare il lavaggio in lavastoviglie.

Tra questi, ad esempio, padelle e tegami antiaderenti, il cui rivestimento può rovinarsi irreparabilmente se sottoposto alle alte temperature ed ai detergenti aggressivi della macchina lavapiatti.

Come non rovinare padelle e tegami antiaderenti

Per una corretta manutenzione e pulizia del pentolame internamente rivestito di Teflon, ci sono poche e semplici regole da rispettare, indispensabili, però, per prolungarne la piena funzionalità ed evitare rischi per la salute.

Appena comprate, queste pentole vanno lavate con acqua calda e poco sapone delicato e poi accuratamente asciugate con carta assorbente o uno strofinaccio pulito.

Questa prima operazione consente di eliminare la sottile patina protettiva di cui sono ricoperte e che serve a preservarne l’integrità fino al momento dell’acquisto.

Dopo l’asciugatura, inoltre, è necessario oliare le pentole, distribuendo sulla sua superficie interna una piccola quantità di olio con l’aiuto di un foglio di carta da cucina.

Non vanno poi risciacquate per nessuno motivo. Per mantenerle come nuove, bisogna ripetere questa procedura almeno una volta ogni 3 o 4 mesi.

Come lavarle correttamente

Per prima cosa, prima di lavare un tegame o una padella antiaderente bisogna attendere che si siano perfettamente raffreddate.

Vanno poi deterse delicatamente a mano con poco detersivo ed acqua tiepida ed asciugate accuratamente prima di essere riposte negli stipetti della cucina.

Ricordiamoci anche di non strofinarle mai con spugne abrasive e di usare solo utensili in legno, nylon e silicone per rigirare il cibo al loro interno durante la cottura.

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