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CURIOSITÀ 18 OTTOBRE 2023

L’inquietante profezia di Natale secondo il calendario Maya

Nel mondo delle profezie e delle teorie apocalittiche, poche sono state così affascinanti e discusse come la profezia Maya sulla fine del mondo. Nel 2012, molte persone si sono preparate per l’apocalisse prevista dal calendario Maya, solo per scoprire che il mondo non era finito. Ma, secondo alcuni nuovi studi condotti in America Latina, l’attesa per l’Apocalisse potrebbe non essere ancora terminata. I ricercatori suggeriscono che la profezia potrebbe effettivamente manifestarsi tra il 25 e il 31 dicembre di quest’anno. Sembra che il famigerato calendario Maya sia di nuovo al centro dell’attenzione, con alcune intriganti interpretazioni.

Cosa dice la profezia dei Maya sulla fine del mondo a Natale

Per capire bene questa inquietante profezia, dobbiamo esaminare come i Maya calcolavano il tempo attraverso tre diversi calendari: il Tzolkin, l’Haab’ e il Lungo Computo. Il calendario più noto in relazione alla profezia del 2012 è il Lungo Computo. Questo calendario era basato sulla data della creazione del mondo, secondo la concezione Maya. Contrariamente a quanto molti pensavano, il 21 dicembre 2012 non rappresentava la fine del mondo, ma piuttosto l’inizio di una nuova era. In questa prospettiva, il 2012 doveva segnare il passaggio dal tredicesimo baktun al quattordicesimo, rappresentando un ciclo completo.

Fu l’opera degli studiosi José Argüelles e Frank Waters a promuovere la profezia della fine del mondo il 21 dicembre 2012, in concomitanza con la fine del tredicesimo baktun Maya. Tale data, secondo le loro interpretazioni, doveva portare a catastrofi globali e violenti terremoti che avrebbero spazzato via ogni forma di vita sulla Terra. Ma questi nuovi studi in America Latina sembrano portare a una profezia di Natale alternativa, che pone la fine del mondo tra il 25 e il 31 dicembre 2023.

Cosa significa il calendario Maya: la fine o un nuovo ciclo?

Il calendario Maya, anche noto come “Lungo Computo,” è stato interpretato in modi diversi nel corso degli anni. Mentre alcuni lo hanno interpretato come una profezia di distruzione e caos, altri hanno visto in esso un indicatore di cambiamento e rinnovamento. Il calendario Maya è un capolavoro di precisione matematica, e potrebbe non essere sorprendente che la data indicata come “fine del mondo” possa rappresentare semplicemente la fine di un ciclo e l’inizio di uno nuovo.

Osservando la storia recente, sembra che il 2012 sia passato senza gli eventi catastrofici previsti dalla profezia Maya. Ma gli anni successivi hanno visto il mondo attraversare una pandemia globale e l’escalation delle tensioni geopolitiche. Il conflitto in corso in Ucraina e quello scoppiato in Israele hanno sollevato preoccupazioni di un potenziale conflitto mondiale, alimentando paure di una terza guerra nucleare, come citato anche nelle profezie di Baba Vanga.

Ma c’è ancora speranza. Secondo alcuni analisti, il periodo tra il 25 e il 31 dicembre potrebbe portare non alla fine del mondo, ma a un nuovo inizio. Questo nuovo ciclo potrebbe simboleggiare la possibilità di pace e prosperità per il nostro pianeta. Nonostante le paure e le incertezze del momento, molti continuano a credere che la profezia Maya sia un messaggio di speranza per il futuro, piuttosto che un annuncio di catastrofe imminente. A queste si sommerebbero anche le protezione di Nostradamus per il 2024.

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