Circa 30 anni fa, durante una spedizione sul Monte Owen, in Nuova Zelanda, un team di archeologi all’interno di alcune grotte, si imbatté in un oggetto misterioso
Il ritrovamento
Si trattava di un enorme artiglio simile a quello di un dinosauro dalla pelle squamosa, come si vede nella foto resa pubblica da Ryan Baumann ). Nonostante l’artiglio fosse ben conservato e sembrasse appartenuto a qualcosa di morto solo di recente, i risultati delle analisi effettuate dal team furono sorprendenti.
L’artiglio apparteneva ai resti mummificati di 3.300 anni prima di un moa.
Cosa è il moa
Il moa è un grande uccello preistorico incapace di volare, nativo della Nuova Zelanda. Una specie estinta nella più rapida estinzione della fauna di cui si ha testimonianza.
Con alcuni esemplari che raggiungevano un’altezza di oltre 3 metri, il moa è stata la più grande specie di uccello del pianeta.
L’estrazione del Dna
Considerata l’esistenza di numerosi resti, ritrovati negli anni, e ben conservati, ci si è chiesti se fosse possibile far rinascere Il moa attraverso la clonazione, a partire dall’estrazione del DNA dalle ossa.
Il genetista giapponese Ankoh Yasuyuki Shirota ha già svolto un primo lavoro di estrazione del DNA dai resti di moa, con l’obiettivo di inserirli negli embrioni di pollo
Far “resuscitare” questo uccello antichissimo è fantascienza o realtà? Trevor Mallard, parlamentare della Nuova Zelanda ha definito “fattibile” far rivivere il moa nei prossimi 50 anni.