Maserati sta attraversando un periodo di grande difficoltà, con vendite in forte calo e con la necessità di rivedere la sua strategia per i prossimi anni, con l’obiettivo di avviare un programma di crescita, essenziale per poter restare sul mercato. Nel frattempo, però, il brand del Tridente deve ottimizzare le risorse: per questo motivo, in attesa di tempi migliori, Maserati dice addio a Mirafiori, concentrando la produzione sullo stabilimento storico di Modena. Dal sito torinese, nei giorni scorsi, sono usciti dalla linea di produzione gli ultimi esemplari prodotti dal Tridente. Per il futuro di Mirafiori, invece, l’ultima speranza è rappresentata dal successo della Fiat 500 ibrida, modello chiave per raggiungere l’obiettivo di rilancio della produzione.
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Cambio di strategia per Maserati
Per il futuro prossimo, Maserati non produrrà più modelli a Mirafiori che, dopo la chiusura del sito di Grugliasco, era diventato un riferimento importante delle attività del marchio italiano. La produzione di GranTurismo e GranCabrio, infatti, si sposta verso lo storico stabilimento Maserati di Modena, lasciando Mirafiori senza modelli del Tridente. In questo modo, Stellantis può ottimizzare le risorse nell’ottica di un programma di riorganizzazione delle attività italiane che, come vedremo, ha già in cantiere un nuovo modello (non di Maserati) per Mirafiori. Le nuove linee produttive per i modelli Maserati nello stabilimento modenese entreranno a pieno regime nel corso del mese di ottobre, nella speranza che la domanda da parte del mercato sia più alta rispetto a quanto registrato nel corso degli ultimi mesi.
Ricordiamo che il brand, oltre alle sue attività a Modena, produce a Cassino l’entry level Grecale, SUV di segmento D che, per il momento, non è riuscito a centrare gli obiettivi previsti. L’attuale situazione di Maserati è molto difficile: Stellantis sta lavorando a un nuovo piano in grado di rilanciare il marchio dopo aver constatato che gli obiettivi fissati dal piano precedente non potranno essere raggiunti. Gli ultimi dati finanziari confermano perdite record per il marchio del Tridente che Stellantis ha più volte ribadito di non voler vendere. Uno dei possibili sviluppi futuri della gamma riguarda una nuova sinergia con Alfa Romeo per la creazione di nuovi modelli, ottimizzando le risorse disponibili.
Un nuovo piano per Mirafiori
Come anticipato in precedenza, per Mirafiori c’è già una nuova strategia che punta a sopperire al trasferimento della produzione Maserati verso Modena. Il modello chiave per il futuro dello stabilimento è la Fiat 500 ibrida che, nel corso dei prossimi mesi, andrà ad affiancare la versione elettrica, garantendo un importante potenziamento della gamma del marchio torinese. Per lo stabilimento di Mirafiori, l’arrivo della nuova 500 con motorizzazione ibrida rappresenta una carta fondamentale per il futuro e, probabilmente, l’ultima occasione per evitare un drastico taglio delle attività produttive. Il sito resterà chiuso per la pausa estiva che durerà ben 5 settimane. Nel frattempo, Stellantis ha ridotto di circa 250 unità il numero di lavoratori dello stabilimento, sfruttando un programma di dimissioni incentivate. Tale programma continuerà fino a raggiungere quota 610 uscite tra i dipendenti piemontesi di Stellantis. Ulteriori aggiornamenti sul futuro di Mirafiori arriveranno nelle prossime settimane.