Tesla, maxi richiamo per le “frenate fantasma”, il più grande mai fatto

Superano abbondantemente la soglia degli 800.000 i veicoli richiamati da Tesla per le "frenate fantasma" (e non solo): mai si era arrivati a certe cifre

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 7 Febbraio 2022 16:43

Quello che sta succedendo oggi in casa Tesla purtroppo non è per niente positivo; la grandiosa società automobilistica americana, conosciuta in tutto il mondo per la produzione delle auto elettriche ‘per eccellenza’, veicoli di lusso, potenti e dall’autonomia invidiabile, ha dovuto richiamare migliaia di vetture per gravi problemi reclamati dai clienti.

A capo dell’azienda, come ben sappiamo, c’è l’eclettico CEO Elon Musk che il mondo conosce, anche perché si è aggiudicato il titolo di uomo più ricco a livello globale. Oggi a causa di un malfunzionamento dell’avviso acustico delle cinture di sicurezza però Tesla ha dovuto richiamare ben 817.143 unità negli Stati Uniti. E non è tutto, pare infatti che siano in corso anche delle verifiche sulla possibilità di ‘frenate fantasma’ lamentate da alcuni clienti alla guida delle loro elettriche di Palo Alto.

Che cosa sta succedendo

Tesla ancora nel mirino, non è la prima volta infatti che è protagonista di un maxi richiamo per problemi di sicurezza a bordo, lamentati dagli automobilisti stessi. Abbiamo visto di recente una problematica simile, risolta dalla Casa, ma oggi la Reuters riporta che l’autorità Nhtsa, che si occupa della sicurezza stradale operativa negli USA, sta analizzando delle lamentele ricevute da parte di automobilisti in possesso di una vettura Tesla, che dicono di aver avuto a che fare con delle ‘frenate fantasma’.

Un problema molto serio e pericoloso, che potrebbe anche andare a provocare incidenti e tamponamenti gravi. In particolare infatti, secondo quanto lamentato dai possessori di tali vetture, il sistema anticollisione frontale andrebbe a fermare l’auto anche senza averne motivo, senza alcun ostacolo davanti, creando chiaramente problemi alla circolazione. Già alcuni mesi fa dei clienti di Tesla avevano lamentato questo difetto, e Elon Musk aveva assicurato che eliminando il sensore radar dal sistema di guida parzialmente automatizzato (Autopilot) avrebbe corretto l’errore. Pare però che non sia bastato.

Un portavoce della Nhtsa assicura che l’ente “è a conoscenza delle denunce pervenute sul sistema di prevenzione delle collisioni frontali e le sta esaminando attraverso il nostro processo di valutazione basato sul rischio. In caso di possibilità concreta di rischio la Nhtsa agirà immediatamente”.

Maxi richiamo: problemi alle cinture di sicurezza

Non è tutto, il maxi richiamo più recente di Tesla riguarda in tutto 817.143 unità in USA, per un difetto ai segnali acustici delle cinture, che non si avvierebbero in caso di mancato allacciamento, rendendosi quindi inutili. La NHTSA fa sapere che il richiamo riguarda le Model 3 prodotte dal 2017 al 2022, le Model Y del 2020-2022 e le Model S e X 2021-2022. Dobbiamo dirlo: è il più grande richiamo di Tesla mai effettuato sinora, che però potrebbe semplicemente risolversi con un aggiornamento Ota, senza nemmeno dover portare l’auto in concessionaria.

Come abbiamo detto, purtroppo la Casa americana di Elon Musk è spesso vittima di maxi richiami. Di recente abbiamo assistito a quello relativo ad una versione del software beta Full Self-Driving che provocava falsi avvisi di collisione (12.000 auto circa). Era già stata aperta alcuni mesi fa anche un’indagine sull’Autopilot, il sistema avanzato di assistenza alla guida, a seguito di diversi incidente. Altri 53.822 veicoli Tesla erano stati segnalati perché il software Full Self-Driving Beta a bordo non consentiva alle vetture di fermarsi agli stop, rivelandosi molto pericoloso.