Nel 2023, in Italia sono stati rubati 131.679 veicoli, pari a un incremento del 7% rispetto all’anno precedente, per oltre un milione e mezzo di auto rubate in Italia nell’ultimo decennio, di cui solo 609.000 sono stati recuperati. Che “vale” alla nostra penisola la seconda posizione della classifica continentale, alle spalle della Francia.
Gli episodi sono aumentati in tutte le categorie, con le registrazioni in crescita dell’11%. Nella top 10 delle macchine più colpite (dati LoJack), vi sono quasi solo opzioni low-cost, in quanto facili da piazzare sul mercato, anche relativamente ai singoli componenti.
Indice
La Renault Clio chiude la classifica
Al decimo posto si colloca la Renault Clio con 1.365 unità rubate. La sua popolarità e la facilitào di access la rendono un bersaglio appetibile. Contraddistinta da forme compatte, nonché da linee facilmente riconoscibili, è un pilastro assoluto della gamma della Losanga, sottoposta a un aggiornamento di metà carriera nel 2023.
Nona è la Volkswagen Golf con 1.465. A sua volta reduce dal restyling, è parecchio gettonata pure sul mercato nero per i suoi ricambi. Nonostante un impianto di sicurezza abbastanza semplice, gode di una fama eccellente sia tra il pubblico italiano sia a livello continentale.
In ottava posizione, a quota 1.741, troviamo la Citroen C3. La piccola francese, parte integrante del gruppo Stellantis, è passata alla nuova serie, contraddistinta dal passaggio all’alimentazione elettrica a un prezzo particolarmente accessibile. Le dimensioni contribuiscono all’agilità su strada e alla facilità di parcheggio.
La Smart Fortwo è ottava con 1.976 esemplari. Le chiavi del successo rimangono fondamentalmente quelle della C3, compresa la buona dotazione dei sistemi di sicurezza. Terminata la produzione, i piani alti della Casa, frutto della sinergia tra Mercedes-Benz e Geely, hanno aperto al suo ritorno, sotto forma di variante elettrica.
L’Alfa Romeo Giulietta è addirittura sesta
Con 2.075 furti l’Alfa Romeo Giulietta è sesta. Una proposta di segmento superiore, segnale di un accresciuto interesse anche per le macchine meno economiche. Il successo commerciale, il valore dei componenti e la relatività facilità di sottrazione fanno sì che sia un’ottima preda.
Quinta la Fiat 500L, con 2.637 unità. La variante della Cinquina tradizionale costituisce la risposta ideale di chi desidera mettersi al volante di un mezzo pratico e accogliente. Sfiora, invece, il podio la Lancia Ypsilon con 4.472 furti. Lo stile e la razionalità della generazione uscente (quella nuova è di caratura superiore) le hanno permesso di fare breccia tra numerosi conducenti, soprattutto donne.
Benché sia stata ritirata, la Fiat Punto si aggiudica la “medaglia di bronzo” con 4.604 casi. L’età e l’obsolescenza dei sistemi di sicurezza semplificano la vita ai ladri, pronti a cogliere la palla al balzo.
Con 5.889 furti occupa la seconda piazza la Fiat 500. Icona italiana, la compattezza, la maneggevolezza e la domanda costante ne alimentano il fascino. La mancanza nella graduatoria della versione elettrica non coglie alla sprovvista, viste le difficoltà riscontrate di recente dal complesso di Mirafiori, dove potrebbe essere, perciò, essere fabbricata pure la controparte termica. Infine, il primo posto non poteva che essere della Fiat Panda: con 12.571 furti, la best seller dello Stivale “straccia la concorrenza”, in grado di incidere di 1 su 10.