Velocar, il nuovo sistema crea polemiche: come funziona

Vittima del sistema Velocar anche Leonardo Pieraccioni, assistiamo al suo sfogo sui social: questo nuovo strumento ormai è diventato l’incubo degli automobilisti

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Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

Tra i sistemi di rilevazione della velocità si aggiunge anche Velocar, odiato e temuto dagli automobilisti tanto quanto gli autovelox e i Tutor autostradali. Si tratta infatti di una nuova categoria di rilevatori di velocità, nella sua trappola stanno cadendo parecchie vittime.

Tra loro anche l’attore e regista Leonardo Pieraccioni, che ha pubblico un video – con la sua solita ironia – sul profilo Instagram, per denunciare quanto accaduto. Anche lui ha preso una multa per colpa del nuovo Velocar e si lamenta del suo funzionamento.

Pieraccioni accusa il Velocar a Firenze

Gli automobilisti lo conoscono bene, negli ultimi tempi il Velocar è diventato uno dei loro peggiori incubi, che si unisce ad autovelox e Tutor.

E la critica arriva in un periodo “caldo” sull’argomento, visto che quella del 2023 è stata soprannominata l’estate degli autovelox, per l’innumerevole quantità di dispositivi sparsi sulle nostre strade e per le multe salatissime ricevute dagli automobilisti. Ricordiamo che è stato addirittura organizzato un attentato a un autovelox, fatto saltare in aria.

Tra le vittime del Velocar fiorentino c’è anche Leonardo Pieraccioni, multato per eccesso di velocità, che ha ironizzato sulla sua sorte nelle scorse ore, pubblicando un video sulla vicenda su Instagram. Rispetto agli autovelox, il raggio d’azione dei nuovi Velocar è molto più alto, motivo per il quale il recente strumento è ancora più temuto.

Pieraccioni ha spiegato: “Ho preso la multa, il limite era di 50 e io andavo a 58. L’ho presa, ho sbagliato e la pago. Però voglio sapere una cosa: l’ho presa con il Velocar. Prima c’era il classico autovelox col bussolotto, quando lo vedevi inchiodavi e quello dietro ti dava una botta, però non prendevi la multa. Ora invece c’è il Velocar”. Ma quello che si chiedono tutti, l’attore compreso, è per quanti metri ti segue il Velocar, quanto dura? Sembra peggio di uno stalker per alcuni, come si legge nei commenti dei follower sul post Instagram.

Chiaramente Leonardo Pieraccioni la butta sul ridere, ci scherza su: “Pare che sia un’entità astratta messa dall’alto che ti guarda. C’è chi dice che ti segue per 30 metri, chi per 50 metri. Ti accorgi di quando entri nella bolla del Velocar, perché entri in un presepe di 60 macchine che improvvisamente vanno a 12 all’ora guardandosi. È una processione senza morto”.

Come funziona il Velocar

Innanzitutto spieghiamo che questo sistema di rilevazione della velocità di Velocar funziona più come un Tutor autostradale che come un autovelox. Il motivo è semplice: non capta la velocità di un veicolo al passaggio immediato davanti al dispositivo, ma rileva la velocità media dei veicoli in uno specifico tratto di strada.

Per il suo funzionamento, vengono installate due unità di rilevazione – una al portale di inizio e una alla fine della tratta scelta per la rilevazione. Viene poi calcolata la velocità media di percorrenza dei veicoli all’interno di quel percorso definito, il dispositivo si serve di un radar che misura la velocità dei mezzi in transito.

Come già accade per gli altri strumenti di rilevazione usati nel nostro Paese da anni, anche il Velocar è stato progettato, pensato e installato sulla rete stradale italiana per una maggiore sicurezza stradale. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al momento, secondo i dati raccolti, conferma una riduzione del numero di incidenti mortali del 10%, anche grazie al contributo del sistema Velocar.

Scopriamo nel dettaglio il funzionamento:

  • una vettura in transito entra dal portale di ingresso nella tratta di strada che viene controllata al Velocar;
  • in quel momento, il primo sistema di rilevazione installato quindi misura la velocità di percorrenza della stessa auto;
  • l’auto continua il suo percorso all’interno della tratta monitorata;
  • alla fine esce dal portale di uscita, dove il secondo strumento Velocar misura la sua velocità;
  • in questo modo è possibile calcolare la velocità media della vettura stessa.

Cosa accade se, dai calcoli, risulta che l’auto ha superato il limite di velocità previsto dalla legge su quel tratto di strada, com’è successo a Pieraccioni? L’unità di rilevazione scatta una foto alla macchina e alla sua targa, che viene mandata alle autorità competenti, le stesse che elevano la multa all’automobilista indisciplinato.

Il Velocar quindi, al contrario dei normali autovelox che purtroppo conosciamo benissimo, non misura la velocità istantanea delle auto di passaggio, ma la media. Per questo viene ritenuto uno strumento più efficace per le rilevazioni e per la sicurezza stradale, indicando in maniera più precisa i dati.

E non è tutto: il raggio d’azione del Velocar è uno dei fattori che impressiona gli automobilisti, oltre a essere super efficiente perché in grado di rilevare la velocità media di parecchie vetture in corsa nello stesso momento.

La segnalazione a norma di legge

Come sappiamo, il sistema autovelox deve essere obbligatoriamente segnalato agli automobilisti per legge, altrimenti è possibile anche chiedere l’annullamento della multa.

Per quanto riguarda il Velocar, funziona come il Tutor: ne viene segnalata la presenza con dei segnali appositi, ma l’effettiva accensione non dipende dall’avviso della loro presenza. L’articolo 142, comma 6 bis, del Codice della Strada, infatti prescrive che solo gli autovelox fissi e mobili devono essere obbligatoriamente segnalati, perché la multa sia valida.

Il Velocar con controlla la velocità in continuo, quindi secondo la legge, è sufficiente segnalare solo la presenza di un sistema di controllo della velocità su un determinato tratto di strada.

Sono tante le critiche mosse in questi mesi nei confronti del Velocar. Per alcuni automobilisti infatti si tratta di un sistema che porta multe troppo care anche per infrazioni meno gravi e pericolose. Per altri invece il sistema non sarebbe realmente efficace, insomma: quando si parla di controlli su strada, soprattutto per quanto riguarda la velocità (ma anche lo smartphone alla guida e lo stato di ebbrezza) si aprono sempre infiniti dibattiti.

Velocar e i semafori

Alcuni mesi fa avevamo parlato di un altro sistema di Velocar molto importante per la sicurezza stradale in Italia, anch’esso criticato: il dispositivo installato in corrispondenza dei semafori, per controllare che i veicoli non superino la striscia bianca di arresto. Anche coloro che avanzano di pochi centimetri vengono beccati dal segnalatore: la multa arriva direttamente a casa.

Non dimentichiamo infatti che secondo l’articolo 41 del Codice della Strada “durante il periodo di accensione della luce rossa, i veicoli non devono superare la striscia di arresto; in mancanza di tale striscia i veicoli non devono impegnare l’area di intersezione, né l’attraversamento pedonale, né oltrepassare il segnale, in modo da poterne osservare le indicazioni”.