Il mondo dell’automobile in Europa sta vivendo un periodo di turbolenza, con una grave crisi annunciata da parte di tanti protagonisti del settore, e con dei dubbi sempre più stringenti nei confronti dell’elettrico. In molti si dichiarerebbero propensi a fare una giravolta, un passo indietro che significherebbe salvezza e speranza di sopravvivenza. Altri, come Carlos Tavares, CEO di Stellantis, vanno dritti per la propria strada. Il dado è tratto, come direbbero i latini, da tempo l’auto europea ha delimitato il suo futuro che ruota intorno alle EV e adesso è tardi per ripensarci.
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Scelte impopolari, ma necessarie
Durante l’inaugurazione dei nuovi uffici della divisione commerciale Pro One a Mirafiori, Carlos Tavares si è lasciato andare a dichiarazioni forti sullo scenario odierno. “Nel passato recente abbiamo preso molte decisioni impopolari. Siamo stati duramente criticati per questo. Ma l’unico motivo per cui abbiamo agito in un certo modo è stato per evitare di fare la fine di Volkswagen. E, per ora almeno, siamo riusciti a evitare misure tanto drastiche”, ha detto il numero uno del Gruppo franco-italiano.
Purtroppo, Volkswagen sta valutando la possibilità di licenziare 15.000 dipendenti, con la chiusura di uno o più impianti per la mancanza di domanda nei confronti delle auto elettriche, ammettendo che non c’è un piano B. Anche BMW si vede costretta a riconsiderare i propri piani, a causa di utili ampiamente al di sotto delle previsioni. Secondo Tavares, le soluzioni scelte da Stellantis sono state conservative e atte a evitare un disastro di proporzioni colossali.
Il survival mode europeo
Come dicevamo, l’Europa è in un momento storico nebuloso, contraddistinto da tante – troppe – incertezze. Per questo motivo delineare con sicurezza quello che sarà il futuro è impossibile, anche se Tavares ha affermato che il Vecchio Continente ha varato una sorta di “survival mode“, che significa resistenza strenua contro ogni avversità che si staglierà davanti.
“Non si può avere paura l’industria automobilistica è in una sorta di survival mode: siamo oltre la paura. Non possiamo lamentarci, non possiamo esitare, dobbiamo concentrare gli sforzi per restare in vita. Serve raggiungere la parità di costo tra le auto elettriche e le auto termiche, ma qui si apre un altro capitolo. Operiamo in una regione geografica animata dal caos ed è difficile fare previsioni. I governi hanno deciso di ridurre gli incentivi all’acquisto e questo frena il mercato”, ha detto il CEO di Stellantis.
Tavares e la difesa dell’elettrico
“Tutti conoscono le regole da molto tempo, tutti hanno avuto il tempo di prepararsi e quindi ora si corre“. Carlos Tavares ha ribadito la sua posizione contro l’introduzione di regolamenti sulle emissioni sempre più restrittive per l’industria automobilistica. “Il dogmatismo dei legislatori europei si è infranto contro il muro della realtà: siamo in un sistema in cui il regolatore vuole che i consumatori comprino queste auto, e il consumatore dice ‘no, grazie, non a quel prezzo‘. Ora, però, le auto le abbiamo, ci siamo organizzati per le relative vendite necessarie, stiamo col fiato sul collo di Tesla e ci viene detto che ci saranno dei disastri. Dovevamo pensarci prima, giusto?“. In poche parole, sull’elettrico non si torna indietro.