Dalla NASA alle bici: al debutto gli pneumatici in metallo

Composti da una lega metallica e strutturati come una spirale, i nuovi pneumatici METL nascono per la superficie marziana ma stanno per debuttare sulla Terra

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Riccardo Asta

Giornalista smart mobility

Nato a Genova nel 1985, laureato in architettura ma con una formazione multidisciplinare. Da anni collabora con riviste specializzate trattando temi legati alla mobilità sostenibile e al mondo bici, occupandosi in particolare del segmento e-bike e di tutte le novità che lo riguardano

Alla fine sono arrivati per davvero, gli pneumatici della NASA stanno per essere introdotti nel mondo delle bici. La notizia uscì un paio di anni fa e sembrava destinata a cadere nel dimenticatoio come tante idee simili.

Questa volta però le cose sono andate diversamente e gli strani pneumatici METL (Martensite Elasticized Tubular Loading) sono nel bel mezzo di una campagna Kickstarter volta a raccogliere i fondi necessari al suo completo sviluppo. Prima facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta.

Pneumatici dello spazio

Tutto nasce dalla Smart Mobility Company, una società finanziata dalla NASA che stava studiando una tipologia di pneumatici adatta alla superficie marziana. La ricerca portò a un risultato particolare: al posto della gomma e di materiali simili venne introdotto il NiTinol, una speciale lega metallica in nichel-titanio utilizzata come materiale di contatto con il suolo.

Il NiTinol è elastico, capace dunque di adattarsi ritornando sempre alla sua forma originale, anche in condizioni estreme. È questo materiale che costituisce la base per il primo prodotto terrestre della Smart Tire Company, lo pneumatico METL. La sua principale caratteristica è proprio questa capacità di deformazione reversibile, un po’ come fa tutta la tecnologia memory foam, anche lei nata inizialmente per applicazioni spaziali. È strutturato come una spirale di cavi metallica intrecciata e autoportante, grazie alla quale viene eliminata la necessità della camera d’aria.

La struttura dello pneumatico METL
Fonte: https://www.smarttirecompany.com/
La maglia in lega NiTinol

I vantaggi 

Ma quali sono i vantaggi di questa tecnologia un po’ fantascientifica? Beh, principalmente quattro:

  • non teme le escursioni termiche;
  • non si può forare;
  • è ecologica (secondo i produttori);
  • si adatta e tutti i tipi di terreno.

Non usando mescole formate a caldo, lo pneumatico METL non soffre di tutti i problemi che possono riguardare i suoi colleghi in gomma. Pur essendo un argomento abbastanza complesso, possiamo dire che le alte temperature dell’asfalto (che a volte può raggiungere i 60-80° C!) e della camera d’aria, possono influire sulla pressione dello pneumatico e quindi sulla sua tenuta in strada. Questo può essere un problema molto serio, poco conosciuto e quindi estremamente sottovalutato.

Il METL non ha camera d’aria e parti in gomma quindi non possono verificarsi simili problemi; inoltre, essendo formato da una rete metallica adattabile a tutte le superfici, è impossibile forarlo.

Secondo i produttori è anche ecologico, poiché abbatte i costi di produzione, dura più a lungo, riduce l’uso di gomma, petrolio e di altri prodotti chimici utilizzati nei classici pneumatici. Questo è sicuramente vero, bisognerebbe però capire come viene prodotto il NiTinol e quanta energia richiede. Infine, presenta una bassa resistenza al rotolamento, il che si traduce in meno energia per innescare e mantenere il movimento.

Disponibilità e costi 

Lo pneumatico METL ha in questi anni subito alcune variazioni, come la copertura protettiva in gomma, e si è adattato al mercato su cui ha intenzione di introdursi. Applicazioni però ce ne sono già state e non solo su Marte. Possiamo trovare in rete dei video in cui il METL viene montato sulle bici ma anche su veicoli fuoristrada: l’azienda ha infatti in programma di espandersi rapidamente e già esiste un modello di pneumatici al NiTinol per scooter

Nella campagna Kickstarter sono presenti diverse opzioni di acquisto e attualmente i pneumatici per biciclette possono essere ordinati sia come ruote complete oppure pneumatici singoli. Sono compatibili con i formati 700x32c, 700x35c e 700x38c ed ogni componente dovrebbe essere sostituibile. La consegna è prevista per giugno 2024 e ricordiamo che l’addebito avviene solo se  il progetto raggiunge l’obiettivo fissato.

Nella versione a ruota completa è già integrato il nuovo pneumatico, quindi non è necessario metterci troppo le mani per montarli. Gli pneumatici forniti senza cerchioni adatti devono invece essere fissati sulle ruote esistenti, ma l’azienda sostiene sia un’operazione del tutto simile a quella dei colleghi in gomma. Per quanto riguarda i costi, un set di due ruote con cerchi in carbonio costa 2.150 euro, in alluminio 1.200. Il set bicicletta pneumatici singoli costa 460 euro, mentre quello per scooter elettrici 140.

Non sono cifre folli se questa tecnologia apportasse davvero tutti i miglioramenti che dichiara, ed è probabile che fuori dalla campagna Kickstarter i prezzi aumentino non di poco. La curiosità è tanta, speriamo di poter toccare presto con mano questa innovazione dal sapore rivoluzionario.