80enne morto a Caserta per West Nile, è il quarto decesso del 2025 in Italia: il bilancio della diffusione
Quarta vittima da virus West Nile in Italia, 44 casi nel 2025 tra Lazio e Campania: bilancio in crescita, ma poche misure di prevenzione attive
La quarta vittima della West Nile in Italia è un uomo di 80 anni. Era ricoverato all’ospedale di Caserta e presentava gravi patologie pregresse. Il sindaco conferma che la situazione è sotto controllo. Intanto il bilancio delle vittime è velocemente aumentato con la stagione calda.
Quarta vittima di West Nile
Nella giornata di lunedì 28 luglio è stata registrata la quarta vittima in Italia dell’infezione da West Nile. L’anziano di 80 anni, originario di Maddaloni, è il primo decesso in Campania. Era ricoverato da venerdì scorso all’ospedale di Caserta, nel reparto di medicina urgente.
L’uomo presentava una serie di gravi patologie pregresse, su cui il virus ha agito come amplificatore, peggiorando le sue condizioni fino al decesso.
ANSA
Il sindaco invita alla calma, poiché la situazione è sotto controllo e “non ricorrono gli estremi per dar luogo a comportamenti improntati a un allarme generalizzato e ingiustificato”. Fa inoltre sapere che si continuerà a monitorare la situazione e che i cittadini sono aggiornati su tutti gli sviluppi del caso.
Il bilancio delle vittime
Di recente il numero delle vittime è aumentato. Se infatti l’anziano in Campania è la quarta vittima in Italia dall’inizio dell’anno, le precedenti riguardano una donna deceduta a Latina lo scorso 20 luglio e un decesso registrato nel Lazio.
Nella stessa giornata, infatti, è morto un uomo di 77 anni ricoverato all’Istituto Spallanzani di Roma. Anche lui era affetto da patologie croniche e si trovava in una condizione di fragilità dovuta a un trapianto cardiaco ricevuto di recente. Il collegamento con la Campania però appare evidente dal fatto che di recente aveva soggiornato proprio in provincia di Caserta, dove sono stati confermati altri casi di infezione.
Il caso dello Spallanzani, quindi, è riconducibile proprio alla situazione in Campania, che richiede ora un’attenzione maggiore.
La situazione nel Lazio
No allarmismi dunque, ma l’allerta resta alta soprattutto nella regione Lazio. A oggi si registrano 16 nuovi casi di positività, di cui quattro con sindromi neurologiche e 12 con febbre.
Dall’inizio del 2025 salgono a 44 le positività all’infezione da virus West Nile, di cui una buona parte registrata nelle province di Latina e Roma e una fuori regione ma con esposizione in provincia di Caserta. Al momento due pazienti si trovano in terapia intensiva.
La regione ha disposto misure come l’estensione dell’esecuzione del test per il virus ai donatori di sangue e le prescrizioni di contenimento del virus per l’Asl Roma 6. Secondo Alessio D’Amato, capogruppo di Azione al Consiglio regionale del Lazio, “la situazione è sottovalutata” perché mancherebbero attività di coordinamento, monitoraggio e non è stato reso noto il piano di disinfestazione.
