Assalto al pullman, la drammatica previsione di Roberta Bruzzone: "Nessuno di noi è più al sicuro"
Indagini sui tifosi della squadra di Rieti che hanno preso a sassate il pullman su cui viaggiavano i rivali di Pistoia: il commento di Roberta Bruzzone
La sera di domenica 19 ottobre, il pullman su cui viaggiavano i tifosi della squadra di basket di Pistoia è stato oggetto di un’imboscata da parte degli avversari del Rieti. Il veicolo è stato preso a sassate, sul parabrezza sarebbe stato lanciato anche un mattone che ha causato la morte di Raffaele Marianella, 65enne dipendente della Jimmy Travel. Era al fianco dell’autista, non è ancora chiaro se come secondo o come accompagnatore. La notizia è finita su tutti i giornali e nelle tv, commentata tra gli altri da Roberta Bruzzone, psicologa forense e criminologa, che si è lasciata andare a una previsione drammatica: “Nessuno di noi è più al sicuro, nemmeno su un autobus”.
L’intervento di Roberta Bruzzone
Lunedì 20 ottobre Roberta Bruzzone è intervenuta durante Ore 14, trasmissione condotta da Milo Infante su Rai 2.
La psicologa forense e criminologa ha previsto che “le persone che verranno fermate” dopo l’agguato sulla statale 79, all’altezza di Contigliano, saranno “apparentemente inserite, cioè in un contesto sociale che non ha mai dato modo di farli apparire per quello che sono: dei soggetti profondamente disturbati“.
L’esperta ha aggiunto che “al netto di tutto qui, si tratta veramente di una condotta spaventosamente grave, agita per motivi che forse definire futili è persino un’esagerazione”.
Quindi, la previsione drammatica: “Ovunque siamo in pericolo, perché basta nulla per scatenare un’aggressività distruttiva per le ragioni in assoluto più futili, più banali“.
Per Bruzzone, infatti, se basta “una partita persa per scatenare questo tipo di agguato da parte di persone che fanno parte del circuito sportivo sulla carta, quindi persone inserite e normali, non alla deriva sociale, l’immagine è che in qualunque tipo di situazione ormai nessuno di noi è più al sicuro, in nessun modo, neanche all’interno di un autobus“.
Gli indagati sono una decina
Nel frattempo, ANSA ha rivelato che la polizia starebbe stringendo il cerchio attorno a una decina di tifosi della Sebastiani Rieti, sospettati di aver partecipato all’assalto.
La Procura indaga per omicidio volontario aggravato.
Occhi sui tifosi di estrema destra
Tra le persone nel mirino ci sarebbero anche elementi legati a movimenti di estrema destra: si tratta di tifosi della Curva Terminillo, già noti alle forze dell’ordine perché in passato segnalati durante incontri di basket al PalaSojourner in cui si erano verificati momenti di tensioni con altre tifoserie ospiti.
Secondo ANSA, su alcune chat di WhatsApp si farebbe riferimento a una missione punitiva pianifica da almeno tre tifosi della Sebastiani Basket Rieti, ora sospettati di aver partecipato all’azione.
Le loro posizioni sarebbero ora al vaglio del pm Lorenzo Francia e degli investigatori di Squadra mobile e Digos di Rieti.
