Attacco di Israele in Iran, sale l'allerta anche a Roma intorno al Ghetto e altri obiettivi sensibili
Innalzate le misure di sicurezza al Ghetto di Roma e attorno agli obiettivi sensibili della Capitale in seguito all'attacco di Israele contro l'Iran
L’attacco di Israele all’Iran fa salire il livello di allerta in Italia. Le misure di sicurezza attorno al Ghetto ebraico di Roma e ad altri obiettivi sensibili nella Capitale sono ai massimi da tempo, ma dopo l’offensiva contro Teheran sono state ancora di più rafforzate.
L’allerta a Roma
Fonti della questura capitolina hanno spiegato che, in seguito al nuovo fronte di guerra aperto da Israele, le forze di polizia hanno alzato l’attenzione sul piano informativo, investigativo e di vigilanza.
Secondo quanto reso noto gli uffici preposti si stanno preparando anche per “adottare eventuali misure nel caso si dovesse rendere necessario l’ulteriore innalzamento del livello di protezione degli obiettivi”.
ANSA
Presidio della polizia di fronte alla Sinagoga di Roma
La reazione dell’Italia all’attacco dell’Israele all’Iran
Dopo le notizie dell’attacco all’Iran nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 giugno, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha convocato una riunione di emergenza a Palazzo Chigi, per valutare le ripercussioni dell’offensiva e la conseguente reazione di Teheran.
Prima dell’incontro con i ministri competenti e i vertici dei servizi di intelligence italiana la premier ha partecipato a una riunione tecnica presieduta alla Farnesina dal responsabile degli Esteri Antonio Tajani, pronto a riferire in Parlamento e in contatto con gli omologhi dei due Paesi coinvolti per evitare un’escalation.
L’allerta sicurezza
Sul fronte interno il titolare del Viminale, Matteo Piantedosi, ha spiegato che in seguito al vertice a Palazzo Chigi sarà programmato “anche un comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per fare in modo che anche da quel punto di vista la situazione sia seguita”.
“Se dico che abbiamo preoccupazione non significa che abbiamo già il nemico alle porte, però ogni volta che c’è una tensione anche di carattere internazionale è fisiologico” che le forze di polizia si “attivino” per “il mantenimento delle condizioni dell’ordine pubblico”, ha spiegato.
