Aurora Maniscalco morta a Vienna, rivelazione del padre sull'aborto a maggio: "Avrebbe subito un'aggressione"
Il padre di Aurora Maniscalco ha rivelato che la ragazza aveva subito un aborto e alcune violenze fisiche a maggio
Il padre di Aurora Maniscalco, la hostess morta a Vienna dopo essere caduta dal balcone della propria abitazione, ha rivelato che lo scorso maggio la figlia era rimasta incinta, ma che aveva anche tenuto la gravidanza nascosta ai genitori. La ragazza aveva però subito un aborto e i medici che l’avevano curata avevano riscontrato segni di aggressione.
- La rivelazione del padre di Aurora Maniscalco
- I funerali di Aurora Maniscalco
- Le indagini a Vienna e a Palermo
La rivelazione del padre di Aurora Maniscalco
Il padre di Aurora Maniscalco ha rivelato un fatto fino a ora sconosciuto sulla figlia: “Aurora lo scorso mese di maggio ha subito un aborto e si era rivolta all’ospedale Villa Sofia Cervello. Nel referto dei medici c’è scritto che la giovane avrebbe subito un’aggressione fisica” ha raccontato.
“Come tante ragazzine anche mia figlia mi ha tenuto all’oscuro di tutto sia dell’aborto che dell’aggressione. La mia ex moglie poi mi ha confessato che tra i giovani c’erano stati momenti di tensione e forse mia figlia era stata anche aggredita” ha continuato.
La rivelazione, riportata dal quotidiano La Repubblica, è arrivata nel giorno dei funerali della ragazza, che si sono tenuti a Palermo.
I funerali di Aurora Maniscalco
L’ultimo saluto di famiglia e amici ad Aurora Maniscalco si è tenuto nella chiesa di Maria Santissima Consolatrice, nel quartiere Pallavicino di Palermo. Tra i presenti mancava il fidanzato della ragazza. Dure le parole del sacerdote che ha celebrato la messa.
A Palermo si lavora e si viene schiavizzati. Diciamo chiaramente che i nostri giovani sono costretti a lasciare questa città per costruirsi un futuro
L’assenza del fidanzato di Aurora Maniscalco, presente in casa al momento della morte della ragazza, è stata notata anche perché il ragazzo è iscritto nel registro degli indagati dell’indagine aperta dalla procura di Palermo.
Le indagini a Vienna e a Palermo
L’iscrizione del fidanzato di Maniscalco è stata un atto dovuto da parte della magistratura. Il ragazzo, formalmente indagato per istigazione al suicidio, ha così potuto nominare periti di parte al momento dell’autopsia sul corpo della giovane.
L’inchiesta della procura di Palermo è stata fortemente voluta dalla famiglia di Aurora Maniscalco, che ha molto criticato l’approccio delle autorità austriache.
La polizia di Vienna ha infatti concluso le indagini sulla morte della ragazza molto in fretta, derubricandola come un suicidio o un incidente.
