"Brigitte Macron nata uomo", processo per cyberbullismo per 10: fake news sulla moglie del presidente francese

A processo per aver diffuso fake news su “Brigitte Macron nata uomo”: chi c’è dietro l’ondata di cyberbullismo in Francia

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Dieci persone sono sotto processo per diffamazione nei confronti di Brigitte Macron. Secondo l’accusa, avrebbero contribuito a propagare la fake news relativa al fatto che la première dame sarebbe nata uomo. Brigitte Macron ha sporto denuncia affermando di essere stata vittima di cyberbullismo, e ora il processo ha preso il via in Francia.

Fake news contro Brigitte Macron

La macchina del fango nei confronti della moglie del presidente Emmanuel Macron è cominciata quattro anni fa. Secondo la fake news rilanciata sul web, Brigitte Macron sarebbe nata uomo e avrebbe poi affrontato una transizione di genere.

Nel suo fantomatico passato maschile, la première dame si sarebbe chiamata Jean-Michel Trogneux, che è in realtà il nome del fratello.

"Brigitte Macron nata uomo", processo per cyberbullismo per 10: fake news sulla moglie del presidente franceseANSA

Amandine Roy intervistata dai giornalisti a margine del processo

“Brigitte Macron nata uomo”, il caso in Tribunale

Il processo cominciato a Parigi ha preso il via dalla denuncia sporta per cyberbullismo da Brigitte Macron nell’agosto del 2024. Sono dieci le persone finite davanti al giudice dopo il rinvio a giudizio. Si tratta di otto uomini e due donne, tutti di età compresa tra i 41 e 60 anni. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbero stati protagonisti a vario titolo della campagna diffamatoria sui social nei confronti di Brigitte Macron.

In parallelo, i coniugi Macron hanno intentato un’altra causa per diffamazione negli Usa nei confronti dell’influencer trumpiana Candance Owens. Tra i volti noti finiti a processo in Francia c’è il pubblicitario Aurélien Poirson-Atlan, noto con il nome di “Zoé Sagan”, che ha recentemente chiuso il suo account su X.

Molto conosciuta, in Francia, anche Amandine Roy, 51 anni, “medium” attiva sui social network. Quest’ultima è stata prima condannata e poi assolta in appello per diffamazione nel corso di un altro processo partito da una denuncia di Brigitte Macron e del fratello.

Dieci persone rischiano due anni di carcere

Le altre persone finite davanti al giudice in Francia per aver rilanciato la fake news sull’identità sessuale della première dame sono, tra gli altri, un consigliere comunale di 65 anni, un gallerista d’arte di 56 anni, un insegnante di 54 anni, un agente immobiliare di 65 anni, un informatico di 49 anni.

In base a quanto ricostruito dagli inquirenti parigini, tutte le persone coinvolte avrebbero diffuso e rilanciato notizie false sulla sessualità di Brigitte Macron, arrivando anche a muovere accuse di pedofilia per la differenza di età con il marito.

Tra i contenuti ritenuti diffamatori c’è la diffusione della falsa copertina di Time Magazine in cui la moglie di Emmanuel Macron viene eletta “uomo dell’anno”. Gli imputati rischiano una condanna fino a due anni di carcere.

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