David Zini nuovo capo dello Shin Bet mette nei guai Netanyahu, chi è e perché è scontro politico in Israele

David Zini nominato da Netanyahu nuovo capo dello Shin Bet. Scontro con la magistratura e accuse di conflitto d’interessi: alta tensione in Israele

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Nuova bufera nella politica israeliana: la nomina del generale David Zini alla guida dello Shin Bet accende lo scontro tra il premier Benjamin Netanyahu e le istituzioni giudiziarie. La scelta è giudicata “illegale” dalla Corte Suprema e dalla procuratrice generale Gali Baharav-Miara. C’è il sospetto di un conflitto d’interessi: lo Shin Bet indaga su figure vicine a Netanyahu e il premier vorrebbe piazzare un fedelissimo al comando.

Chi è David Zini, il generale scelto da Netanyahu

Come riporta il Corriere della Sera, David Zini è attualmente capo del Comando di Addestramento dell’IDF. Classe 1974, proveniente da una famiglia numerosa e residente nella colonia di Keshet sulle alture del Golan, ha fatto carriera partendo dall’élite militare della Sayeret Matkal.

Zini ha partecipato a tutte le principali operazioni militari degli ultimi 30 anni, inclusa la risposta all’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, durante il quale avrebbe personalmente preso parte ai combattimenti.

Benjamin NetanyahuIPA

Benjamin Netanyahu

La sua reputazione militare, tuttavia, è accompagnata da posizioni politiche considerate estreme: nazionalista, religioso osservante, vicino alla destra radicale e ad ambienti settler.

Le tensioni tra Shin Bet e Corte Suprema

La nomina ha creato tensioni ai vertici dell’apparato di sicurezza. Lo stesso capo di Stato Maggiore Eyal Zamir non sarebbe stato informato in anticipo, fatto inedito per una figura ancora in servizio attivo.

L’attuale direttore Ronen Bar si dimetterà il 15 giugno, ma il suo siluramento è stato bloccato dalla Corte Suprema.

Bar stava seguendo inchieste delicate come quella sul cosiddetto Qatargate, che coinvolgerebbe funzionari vicini al premier. Il sospetto che Netanyahu voglia depotenziare un’agenzia divenuta ingombrante si fa quindi sempre più concreto.

Zini e la linea dura sul conflitto a Gaza

Recentemente, Zini è finito al centro delle polemiche anche per una dichiarazione controversa.

Avrebbe affermato, secondo la stampa israeliana, di essere contrario a qualsiasi accordo per la liberazione degli ostaggi detenuti da Hamas: “Questa è una guerra eterna”, avrebbe detto.

Una frase che ha indignato i familiari dei rapiti, aggravando le critiche alla sua nomina. Il suo profilo ideologico sembra coincidere con l’ala più intransigente del governo Netanyahu, già in attrito con le corti di giustizia e il sistema dei pesi e contrappesi israeliano.

david-zini-shin-bet-netanyahu Facebook Gabriele Paglialonga / IPA