Dormiva con due machete e un coltello su un’auto abbandonata a Padova: chi è il 17enne dell’Arcella

Minorenne tunisino sorpreso armato in auto abbandonata all’Arcella: la Polizia lo denuncia per porto d’armi e spaccio.

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Fermato un minorenne tunisino armato di machete e coltello in un’auto abbandonata nel quartiere Arcella: è questo il bilancio dell’operazione condotta dalla Polizia di Stato nella mattinata di venerdì 4 luglio a Padova. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti, è stato denunciato per porto di armi ed oggetti atti ad offendere dopo essere stato sorpreso a dormire all’interno di una vettura parcheggiata in un’area condominiale. L’intervento è stato reso necessario a seguito della segnalazione di una donna addetta alle pulizie, preoccupata dalla presenza dell’estraneo e dal clima di insicurezza della zona.

La fonte della notizia

Come indicato dal portale ufficiale della Polizia di Stato, l’episodio si è verificato nelle prime ore del mattino, quando una chiamata al 113 ha allertato le Volanti circa la presenza sospetta di un individuo all’interno di una Chevrolet blu, in evidente stato di abbandono, nel parcheggio di uno stabile in via Cardinal Callegari, nel quartiere Arcella di Padova.

L’intervento della Polizia e la scoperta delle armi

Gli agenti, giunti rapidamente sul posto, hanno individuato l’auto segnalata e, all’interno, un giovane straniero addormentato sui sedili posteriori. L’abitacolo, trasformato in un rifugio di fortuna, ha subito attirato l’attenzione dei poliziotti per la presenza di due grossi machete affilati e di un coltello a serramanico, tutti facilmente raggiungibili dal ragazzo. Per evitare qualsiasi rischio di aggressione o reazione inconsulta, il minore è stato bloccato mentre dormiva.

Materiale sospetto e indizi di spaccio

Durante la perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto anche guanti monouso in plastica e diversi rotoli di pellicola trasparente, strumenti comunemente utilizzati per il confezionamento e lo smercio di sostanze stupefacenti. Questi elementi hanno rafforzato i sospetti circa un possibile coinvolgimento del giovane in attività di spaccio nella zona.

L’identificazione del minore e i suoi precedenti

Privo di documenti, il ragazzo è stato accompagnato in Questura per l’identificazione tramite rilievi foto-segnaletici. È emerso che si trattava di un 17enne cittadino tunisino, irregolare sul territorio nazionale e già gravato da diversi precedenti penali. Il suo curriculum criminale comprende detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, furto, interruzione di pubblico servizio, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale e minaccia.

Una lunga scia di reati tra Liguria, Toscana e Veneto

Il giovane, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, era già stato denunciato in più occasioni. Il 26 gennaio 2024, insieme a un connazionale, era stato segnalato per interruzione di pubblico servizio su un treno regionale tra Genova e Savona, dopo aver infastidito alcune passeggere e rifiutato di mostrare i documenti al capotreno, causando oltre un’ora di ritardo alla circolazione ferroviaria.

Pochi mesi dopo, l’8 luglio 2024, sempre nella provincia di Savona, è stato indagato per furto in concorso con altri due tunisini, accusati di aver sottratto un monopattino e due telefoni cellulari ad altri minori.

Il 12 luglio 2024, presso la Questura di Pisa, il giovane è stato nuovamente denunciato per resistenza a Pubblico Ufficiale dopo essersi scagliato contro gli agenti con atteggiamenti minacciosi, insieme a un altro minorenne che si era procurato dei tagli con una lametta da barba nascosta nello zaino.

Le attività illecite a Padova e all’Arcella

Il 20 agosto 2024, il ragazzo è stato fermato dalla Squadra Mobile di Padova per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi di via Toti, nel quartiere Arcella. In quell’occasione, ha tentato di disfarsi di alcuni involucri contenenti 6 g di hashish e materiale per il confezionamento.

Altre due denunce sono arrivate il 24 settembre e il 20 ottobre 2024, sempre in via Toti e in via Aspetti, dove è stato trovato in possesso rispettivamente di 6 g e 4 g di cocaina, pronta per lo spaccio.

Nel corso dell’anno, il giovane è stato indagato anche il 28 gennaio e il 24 febbraio per analoghi episodi: sorpreso a bordo di monopattino in via Ansuino da Forli e su Cavalcavia Borgomagno, aveva con sé diverse dosi di hashish e cocaina, confezionate per lo spaccio.

L’auto abbandonata e la provenienza

Gli accertamenti sul veicolo hanno permesso di stabilire che la Chevrolet blu era di proprietà di una ditta con sede nel Veneziano, che ne aveva denunciato lo smarrimento lo scorso gennaio. L’auto era stata utilizzata come rifugio dal giovane, che aveva allestito l’abitacolo per dormire e nascondere il materiale illecito.

Il contesto di insicurezza nel quartiere Arcella

L’episodio si inserisce in un quadro di crescente preoccupazione per la sicurezza nel quartiere Arcella, dove residenti e lavoratori segnalano frequentemente episodi di violenza e spaccio. La presenza di soggetti dediti ad attività illecite, spesso minorenni e stranieri, alimenta il senso di insicurezza e la richiesta di maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine.

Le reazioni delle istituzioni e le misure di prevenzione

Le autorità locali hanno ribadito l’impegno nella lotta alla criminalità e nel rafforzamento delle attività di prevenzione e controllo del territorio. L’operazione condotta dalle Volanti della Polizia di Stato rappresenta un esempio concreto di risposta tempestiva alle segnalazioni dei cittadini e di contrasto ai fenomeni di porto abusivo di armi e spaccio di droga.

Conclusioni e prospettive future

L’arresto e la denuncia del 17enne tunisino confermano la necessità di mantenere alta l’attenzione sulle aree più sensibili della città e di proseguire con azioni coordinate tra forze dell’ordine, istituzioni e comunità locali. Solo attraverso una collaborazione costante sarà possibile garantire maggiore sicurezza e restituire tranquillità ai residenti del quartiere Padova.

Polizia repertorio IPA

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.