Emanuele De Maria e la paura del marito di Chamila, l'avvertimento dell'uomo: "Ha già ucciso una donna"
Il marito di Chamila ha parlato dei sospetti su Emanuele De Maria, temendo per sua moglie e non sospettando che i due avessero una relazione
Chamila, la barista in un hotel di Milano uccisa dall’evaso Emanuele De Maria, era stata messa in guardia dal marito sul suo conto. L’uomo, ignaro del fatto che i due avessero una relazione, aveva temuto per lei quando il 35enne era arrivato nella struttura dove la donna lavorava. Il corpo di Chamila è stato ritrovato con ferite da coltello: De Maria si è poi tolto la vita.
Il monito del marito di Chamila
Era preoccupato per sua moglie Chamila alla notizia dell’arrivo di un nuovo collega all’hotel, un uomo condannato per femminicidio nel 2016 e detenuto a Bollate, in permesso di lavoro esterno.
Altri non era che Emanuele De Maria. Proprio nella struttura dove lavorava anche la barista, i due si erano conosciuti. Il marito ha raccontato la sua angoscia di quei momenti, con il timore diventato poi cruda e amara realtà.
Fonte foto: ANSA
Emanuele De Maria si è tolto la vita gettandosi nel vuoto dalle terrazze del Duomo
La polizia a casa per Emanuele De Maria
Venerdì 9 maggio, nel pomeriggio, a bussare alla porta sono stati gli agenti della polizia penitenziaria: cercavano proprio De Maria, evaso. Chamila risultava tra le persone autorizzate a incontrarlo. Tanto è bastato per insospettire i parenti, dato che la donna non dava notizie da ore.
“Non era mai capitato di non sentirla anche solo per un giorno. Era uscita lasciando la verdura sul tavolo” ha raccontato il marito al Corriere. “Continuavo a chiamarla ma non rispondeva. Il telefono è stato trovato in un cestino di una fermata del metrò vicina a casa”.
Inizialmente il marito non sapeva nulla della relazione tra i due. Solo dopo si è scoperto che la coppia si frequentava, ed era stata ripresa insieme a camminare nei pressi del Parco Nord, non lontano da Cinisello Balsamo, dove lei viveva.
È lì che il corpo della donna è stato ritrovato: uccisa con due coltellate alla gola e ferite ai polsi. Poche ore prima, De Maria si era suicidato lanciandosi dalla terrazza del Duomo.
Il ricordo di Chamila
“Mia moglie era molto attraente, buona, socievole e amica di tutti. Non sapevo se si vedessero” ha ammesso il marito. Secondo il racconto, il loro legame era sempre stato solido, da quando nel 1996 si erano sposati, dopo essersi conosciuti nel Paese d’origine.
Lui era arrivato per primo in Italia con un permesso regolare, stabilendosi a Messina; tre anni dopo la famiglia lo aveva raggiunto. Solo nel 2003 avevano deciso di trasferirsi a Milano, sistemandosi a Cinisello Balsamo, in una strada che affaccia sul Parco Nord.
Da anni vivevano lì: lui cuoco in un ristorante nei pressi del Duomo, Chamila barista all’hotel Berna, dove lavorava dal 2009. Il loro unico figlio, nato 17 anni fa, proprio in questi giorni aspetta i risultati per l’ammissione all’università: “Siamo andati insieme in Olanda a visitare l’Ateneo” ha spiegato il padre, orgoglioso.
Pur sapendo di lui e del suo passato, il marito non aveva mai visto De Maria, ma conosceva invece un altro coinvolto nella vicenda: l’italo-egiziano accoltellato nei pressi dell’hotel Berna, che una volta con la moglie aveva incrociato in metropolitana. La vittima, ancora ricoverata, ha spiegato agli investigatori di aver provato a convincere Chamila a troncare quella relazione con il 35enne.
