Emanuele De Maria ha chiamato la madre dopo la morte di Chamila, spunta un movente: "Ho fatto una c******"
La telefonata di Emanuele De Maria alla madre dopo l'ultimo avvistamento in vita di Chamila Wijesuriya e il possibile movente per la morte della donna
Emanuele De Maria, dopo l’ultimo avvistamento in vita di Chamila Wijesuriya, ripresa dalle telecamere proprio in sua compagnia, ha telefonato alla madre chiedendole “perdono” per la “cazz..a” fatta. Chamila è stata ritrovata cadavere nel pomeriggio di domenica, due ore dopo il suicidio di De Maria in Duomo a Milano. A ucciderla potrebbe essere stato proprio l’uomo, detenuto in permesso di lavoro e suo collega all’hotel Berna. Il movente sarebbe legato alla decisione della donna di interrompere la loro presunta relazione.
- La telefonata di De Maria alla mamma
- Il movente per l'omicidio di Chamila Wijesuriya
- L'aggressione di De Maria al collega Hani Fouad Abdelghaffar Nasra
La telefonata di De Maria alla mamma
L’ultimo avvistamento in vita di Chamila Wijesuriya, collega del detenuto in permesso di lavoro Emanuele De Maria all’hotel Berna (trovata morta nel pomeriggio di domenica), risale alle ore 15,13 di venerdì 9 maggio. La donna stata ripresa in compagnia di De Maria mentre passeggiavano sotto la pioggia nel vialetto che conduce al Parco Nord.
Poco dopo, quello stesso pomeriggio, De Maria ha usato il cellulare di Chamila per telefonare prima alla madre e poi alla cognata. Alla madre ha chiesto “perdono” per aver fatto una “cazz..a“. Entrambi i numeri erano memorizzati nella rubrica del telefono della donna e questo, come riferito da Il Giorno, farebbe pensare agli inquirenti che tra i due ci fosse un legame che andava oltre il rapporto tra due colleghi.
Fonte foto: ANSA
L’ultimo avvistamento in vita di Chamila Wijesuriya.
Il movente per l’omicidio di Chamila Wijesuriya
Sempre secondo la ricostruzione dei fatti riportata da Il Giorno, basata sui primi accertamenti degli investigatori (che dovranno trovare riscontri nell’analisi approfondita del telefono della vittima), Chamila Wijesuriya sarebbe stata uccisa da Emanuele De Maria perché la donna aveva deciso di interrompere la loro presunta relazione.
L’aggressione di De Maria al collega Hani Fouad Abdelghaffar Nasra
Il detenuto Emanuele De Maria è riapparso alle ore 6,20 di sabato 11 maggio, in via Napo Torriani, nei pressi dell’Hotel Berna dove lavorava in permesso.
Appostato con una lama, ha aggredito il collega Hani Fouad Abdelghaffar Nasra, inseguendolo e sferrandogli cinque coltellate mentre lo accusava di aver intralciato in qualche modo il suo rapporto con Chamila Wijesuriya.
Il triste epilogo all’intera vicenda è arrivato nel pomeriggio di domenica, col suicidio di De Maria in Duomo a Milano e il ritrovamento del cadavere della donna.
