Enrico Mentana resta al TgLa7, la conferma nei nuovi palinsesti con i programmi di Saviano e Gratteri

Enrico Mentana resta a La7: confermata la sua presenza nel palinsesto 2025-2026 accanto a Saviano, Gratteri, Floris, Gruber e altri volti della rete

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Enrico Mentana continuerà a essere il volto e la guida del TgLa7, confermato nei nuovi palinsesti 2025-26 della rete. Accanto a lui, si aggiungono progetti editoriali di peso come La giusta distanza di Roberto Saviano e Lezioni di mafie di Nicola Gratteri. L’obiettivo è chiaro: consolidare la posizione di La7 nel panorama televisivo nazionale, tra informazione, approfondimento e impegno civile.

La centralità di Enrico Mentana nell’identità di La7

Come riporta il Corriere della Sera, la conferma di Enrico Mentana è  una necessità editoriale per una rete che ha costruito la propria reputazione sull’autorevolezza giornalistica.

Il direttore del TgLa7 sarà ancora protagonista dell’edizione delle 20, degli speciali e delle celebri maratonementana, veri e propri appuntamenti nazionali durante le elezioni o i momenti di crisi politica.

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Nel palinsesto 2025/2026 di La7 anche Roberto Saviano

Il contratto attuale lo lega a La7 fino al dicembre 2026, ma l’editore Urbano Cairo ha lasciato intendere la volontà di un’ulteriore estensione: “Resterà con noi finché lo vorrà”, ha dichiarato il 3 luglio.

Una fiducia che testimonia il valore strategico di Mentana nel palinsesto e nel posizionamento identitario della rete.

Saviano e Gratteri tra le novità del prime time

Accanto alle conferme, la stagione 2025-26 porterà in prima serata volti e temi nuovi. Roberto Saviano sarà autore e conduttore di La giusta distanza, un viaggio in sei puntate nei conflitti della società contemporanea.

Nicola Gratteri, invece, terrà quattro Lezioni di mafie, un ciclo che intreccia storia, giustizia e attualità, rafforzando il ruolo pedagogico della tv.

La proposta si inserisce in una settimana televisiva ormai riconoscibile: La Torre di Babele di Corrado Augias, diMartedì con Giovanni Floris, Una giornata particolare di Aldo Cazzullo, Piazzapulita di Corrado Formigli, Propaganda Live con Diego Bianchi e In altre parole di Massimo Gramellini.

Una costellazione di contenuti che secondo molti  ha reso La7 una “seconda agenda” dell’Italia che riflette e si interroga.

Il commento di Cairo

La7 si conferma dunque una rete autonoma, attenta alla qualità e distante dalle logiche dell’intrattenimento superficiale. “Non siamo un partito, siamo una televisione libera”, ha detto Cairo rispondendo a chi accusa la rete di essere schierata.

I dati gli danno ragione: crescita del 9% in prime time, secondo posto per share tra i laureati (14,9%) e tra le classi socio-economiche più alte (13,1%).

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