Esplosione della palazzina in via Nizza a Torino, Giovanni Zippo confessa e si pente: "Mi vergogno"
Giovanni Zippo, guardia giurata 40enne, ha confessato di aver causato l’esplosione della palazzina di via Nizza a Torino: le sue parole
Svolta nelle indagini sull’esplosione della palazzina in via Nizza a Torino. Giovanni Zippo, guardia giurata 40enne, avrebbe confessato di aver utilizzato un liquido infiammabile per appiccare un incendio. “La situazione gli è scappata di mano. Non voleva uccidere”, ha affermato il suo legale, l’avvocato Basilio Foti.
- Esplosione nella palazzina a Torino: l’arresto
- La confessione di Giovanni Zippo: “Mi vergogno”
- Le parole dell’avvocato
Esplosione nella palazzina a Torino: l’arresto
Giovanni Zippo era già stato arrestato per l’esplosione della palazzina di Torino avvenuta nella notte tra il 29 e il 30 giugno.
A seguito della perizia dei Vigili del Fuoco, infatti, era stato individuato un innesco, indice di uno scoppio di origine dolosa.
ANSA
La palazzina in via Nizza colpita dall’esplosione
Le indagini da parte della Polizia avevano poi confermato la responsabilità della guardia giurata 40enne.
Giovanni Zippo, tuttavia, aveva inizialmente negato il proprio coinvolgimento nei fatti.
La confessione di Giovanni Zippo: “Mi vergogno”
Secondo quanto riportato dall’ANSA, Giovanni Zippo avrebbe utilizzato un liquido infiammabile, che sarebbe la causa dell’esplosione della palazzina di via Nizza a Torino, in cui è morto il 33enne Jacopo Peretti. Altre 5 persone, inoltre, sono rimaste ferite nello scoppio.
Interrogato nella giornata dell’11 luglio in ospedale, dove si trova a seguito delle ferite riportate nell’esplosione, l’uomo si sarebbe inizialmente avvalso della facoltà di non rispondere. Zippo, tuttavia, avrebbe in seguito confermato i fatti, ammettendo la propria responsabilità.
“Sì, sono stato io, mi vergogno”, avrebbe dichiarato nel corso dell’interrogatorio.
Le parole dell’avvocato
Per l’esplosione avvenuta nella palazzina di Torino, Giovanni Zippo è ora accusato di omicidio volontario con dolo eventuale e crollo doloso.
“Non voleva provocare l’esplosione”, ha dichiarato il legale Basilio Foti, che assiste Zippo in qualità di avvocato.
“Per lui questo era un dispetto a una persona che l’ha sfruttato. La situazione gli è scappata di mano. Non voleva uccidere”, sostiene Foti, facendo riferimento diretto all’ex fidanzata della guardia giurata.
Zippo avrebbe utilizzato il liquido infiammabile per causare un incendio nella mansarda dell’ultimo piano della palazzina, ma non avrebbe avuto l’intenzione di provocare un’esplosione.
“L’accusa di omicidio volontario per il mio cliente è troppo”, ha infine sostenuto l’avvocato.
