Gatto ucciso a colpi di pistola a Trapani, trovato agonizzante per strada: si cerca chi ha sparato

Un gatto randagio è stato ucciso a Trapani a colpi di pistola: il felino è stato ferito a guancia e torace, inutili i soccorsi. Caccia al colpevole

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Brutto episodio a Trapani dove un gatto è stato ucciso a colpi di pistola in strada, lì dov’è stato poi trovato agonizzante. È caccia alla persona che ha sparato e che ha ferito a morte l’animale randagio. Il felino è stato recuperato dai volontari dell’OIPA a seguito di una segnalazione ma per lui non c’è stato niente da fare.

Gatto ucciso a Trapani a colpi di pistola

A Trapani un gatto è stato ucciso a colpi di pistola. Nonostante la segnalazione e la corsa in clinica per cercare di salvarlo, il felino ha perso la vita, lasciando un grande sdegno nella comunità della città siciliana.

L’animale era un randagio e, quando è stato recuperato, presentava difficoltà respiratorie. Dopo un’attenta analisi delle sue condizioni, si è arrivati alla conclusione che fosse stato colpito, qualche giorno prima, da alcuni proiettili.

gatto Trapani pistolaIPA
Michela Vittoria Brambilla

La ricostruzione: com’è morto l’animale

Ennesimo atto di violenza contro gli animali a Trapani dove i volontari dell’OIPA, imbeccati da una segnalazione, hanno soccorso un gatto randagio per cui però non c’è stato nulla da fare.

Trasportato in una Clinica Veterinaria convenzionata con il comune di Trapani, l’animale è deceduto poco dopo essere arrivato nella struttura.

Qui è stato appurato come il gatto fosse stato colpito qualche giorno prima da alcuni proiettili che gli avevano perforato la guancia e il torace. Gli spari avevano procurato delle lesioni molto profonde e che hanno poi causato il suo decesso.

La denuncia e la nuova Legge Brambilla

Non è stato ancora chiarito chi abbia sparato al povero randagio. Il Delegato dell’OIPA di Trapani, Baldo Ferlito, ha presentato denuncia contro ignoti per uccisione di animali, auspicando che il colpevole venga presto individuato. “Ringrazio la persona che ha segnalato l’animale non voltandosi dall’altra parte, i nostri volontari intervenuti per soccorrerlo e il Comando di Polizia Locale del Comune di Trapani, che si è immediatamente attivato, iniziando sin da subito le indagini per risalire al colpevole”, ha detto.

Gli ha fatto eco l’Avvocato Claudia Taccani, responsabile Ufficio Legale OIPA Italia che ha aggiunto: “Ancora una volta, purtroppo, ci troviamo di fronte a un gesto di efferata crudeltà nei confronti di chi non può difendersi. L’OIPA ricorda che una persona capace di scagliarsi con tanta ferocia contro un animale indifeso, è un pericolo per l’intera società. Quella che oggi è un’aggressione contro un cane o un gatto, domani può trasformarsi in una violenza altrettanto cruenta nei confronti di una persona. L’escalation è dietro l’angolo. Dal 1° luglio sarà in vigore la riforma dei reati contro gli animali, che prevede pene più severe, ma serve la collaborazione di tutti e una cultura rispettosa per qualsiasi forma di vita, affinché questi atti inumani non si verifichino più”.

La riforma è anche conosciuta come Legge Brambilla, dal nome dell’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la tutela dell’ambiente. Dopo l’approvazione e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, entrerà in vigore dal 1° luglio. Grazie ad essa verranno inasprite le pene per chi uccide un animale, portandole fino a 4 anni di reclusione, abbinati a una multa fino a 60mila euro, e per chi li maltratta con conseguenze fino ai 2 anni di reclusione. Verranno perseguiti in maniera ancora più dura anche coloro i quali organizzano combattimenti clandestini o abbandonano gli animali.

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