Guerra Israele Iran, cosa potrebbe succedere se Donald Trump e gli Usa attaccassero Teheran
Cosa potrebbe succedere se Donald Trump dovesse dare il via a un intervento Usa nella guerra tra Israele e Iran: lo scenario internazionale
Il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump non ha ancora sciolto le riserve su un intervento degli Usa nella guerra in corso tra Israele e Iran, ma già ci si interroga sulle conseguenze di un gesto simile, ai danni di Teheran. Si teme un’escalation su diversi fronti, con possibili conseguenze e reazioni anche per quanto riguarda Cina e Russia.
- Cos'ha detto Trump sul ruolo Usa nella guerra tra Israele e Iran
- Cosa può succedere se gli Usa attaccano l'Iran
- Le possibili conseguenze per Cina e Russia
Cos’ha detto Trump sul ruolo Usa nella guerra tra Israele e Iran
All’inizio della guerra tra Israele e Iran, il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump ha mostrato di puntare a fare pressione da un punto di vista mediatico per spingere Teheran a tornare al tavolo delle trattative sul nucleare.
Col passare dei giorni, però, gli Usa hanno svelato apertamente la loro vicinanza a Israele.
ANSA
Edificio della Tv di Stato iraniana distrutto dopo un attacco di Israele a Teheran
In merito alla possibilità di un intervento diretto nel conflitto tra Israele e Iran, il numero uno della Casa Bianca ha fatto sapere che “deciderà entro le prossime due settimane“.
Cosa può succedere se gli Usa attaccano l’Iran
Secondo l’Ispi, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, con un intervento diretto degli Usa contro l’Iran ci sarebbe il “rischio di una spirale incontrollabile“, con le milizie filo-iraniane “già attive” e una risposta diretta di Teheran che “potrebbe coinvolgere basi Usa, alleati regionali e infrastrutture civili, scatenando un’escalation su più fronti”.
Sul fronte nucleare, l’Ispi ha sottolineato che “solo con il supporto militare americano Israele può colpire i siti più protetti dell’Iran”.
Un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti d’America, ha spiegato ancora l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, “potrebbe avere un effetto deterrente, ma anche accelerare il conflitto” tra Israele e Iran, spingendo verso un “pericoloso cambio di regime in Iran” e rischiando di dar vita a un “nuovo capitolo di instabilità regionale”, come è già accaduto in Iraq.
Le possibili conseguenze per Cina e Russia
Cina e Russia si sono già offerte per mediare tra Israele e Iran. Come ricostruito da The Economic Times, entrambi i Paesi sono ideologicamente contrarie all’idea di un cambio di regime a Teheran, in particolar modo se le potenze occidentali dovessero avere un ruolo determinante in tal senso.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, a Sky News, ha definito “inaccettabile” un cambio di regime in Iran, aggiungendo poi che l’assassinio della Guida suprema del Paese, Ali Khamenei, “aprirebbe il vaso di Pandora” e che la Russia reagirebbe “in maniera molto negativa”.
La chiosa finale del portavoce del Cremlino: “La situazione è estremamente tesa e pericolosa non solo per la regione, ma a livello globale”.
