Guerra Israele - Iran, Musk accende Starlink sopra Teheran ma connettersi è quasi impossibile: il motivo
Musk attiva Starlink in Iran durante la guerra con Israele: accesso a internet contro la censura, ma con pochi terminali e molti rischi per i civili
Mentre infuria la guerra tra Israele e Iran, Elon Musk attiva Starlink sopra Teheran. Il servizio internet può aggirare la censura del regime, ma i terminali sono pochi, i rischi per chi li usa alti e le sanzioni Usa ne ostacolano la diffusione. Intanto lo scontro militare continua con la controffensiva iraniana.
- Elon Musk e l’attivazione di Starlink in Iran
- Pochi terminali, accesso rischioso e sanzioni Usa
- L'allerta perenne dopo i bombardamenti di Israele
Elon Musk e l’attivazione di Starlink in Iran
Con un messaggio pubblicato su X (ex Twitter), Elon Musk ha annunciato che i satelliti Starlink sono ora attivi sopra l’Iran, poche ore dopo l’inizio dei bombardamenti israeliani su Teheran e la controffensiva iraniana.
La decisione è arrivata in risposta al commentatore Mark Levin, che chiedeva un’azione per rompere il blackout informativo imposto dal regime. Musk ha scritto: “The beams are on”, confermando la copertura satellitare del territorio iraniano.
ANSA
Un palazzo devastato dai bombardamenti di Israele in Iran
L’annuncio ha avuto un forte impatto simbolico: l’Iran ha ridotto del 50% il traffico internet internazionale, secondo NetBlocks, per ostacolare la diffusione delle notizie sui raid israeliani.
L’attivazione di Starlink potrebbe offrire una via alternativa per comunicare con l’esterno, ma non mancano i rischi per la popolazione locale.
Pochi terminali, accesso rischioso e sanzioni Usa
Nonostante l’attivazione ufficiale, Starlink richiede terminali fisici per connettersi e in Iran ne circolano pochissimi. Alcuni dispositivi erano stati introdotti clandestinamente durante le proteste del 2022-2023, ma restano un’esigua minoranza.
Inoltre, la vendita e l’utilizzo del servizio sono vietati dalle sanzioni imposte dagli Stati Uniti e la loro distribuzione su larga scala è attualmente impossibile.
L’uso di questi terminali è inoltre altamente rischioso: il regime iraniano li considera strumenti di spionaggio straniero e chi viene sorpreso con un’antenna può subire pesanti condanne.
La mossa di Musk è quindi più politica che operativa, almeno nel breve termine.
L’allerta perenne dopo i bombardamenti di Israele
Nel frattempo, la guerra tra Israele e Iran entra in una fase drammatica. L’esercito israeliano ha colpito oltre 40 obiettivi strategici nella capitale Teheran, inclusi centri di comando, infrastrutture militari e, secondo fonti internazionali, anche siti per l’arricchimento dell’uranio.
A Teheran, Esfahan e Shiraz, la popolazione vive in uno stato di allerta permanente. In rete circolano messaggi con istruzioni su come comportarsi in caso di blackout, radiazioni o assenza di rifugi. Il regime ha bloccato gran parte delle comunicazioni, rendendo difficile ottenere informazioni affidabili.
