Mattarella bacchetta Israele per l'operato a Gaza, nell'appello alla pace la difesa del popolo palestinese

Mattarella chiede l’accesso umanitario a Gaza e difende il diritto dei palestinesi a confini certi: evidente la stoccata nei confronti di Israele

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato il 1° giugno, al corpo diplomatico in occasione delle celebrazioni per la Festa della Repubblica. Nel suo discorso, ha difeso il diritto dei palestinesi a vivere entro confini certi, condannato la crisi umanitaria a Gaza, e lanciato un appello forte a Israele per una pace fondata sul diritto.

Mattarella condanna Israele per l’operato a Gaza

Come riporta Ansa, nel passaggio più forte del suo intervento, Mattarella ha affermato che “i palestinesi hanno diritto al loro focolare entro confini certi”, richiamando l’urgenza di una soluzione che rispetti il diritto internazionale.

Il presidente ha condannato l’“erosione di territori dell’Autorità palestinese” e definito “disumano” il blocco che sta affamando la popolazione di Gaza: “Ridurre alla fame un’intera popolazione, dai bambini agli anziani, è inaccettabile”.

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Sergio Mattarella

Ha chiesto con chiarezza che Israele consenta l’accesso umanitario e ha avvertito: “L’occupazione illegale non può essere presentata come misura di sicurezza”.

Un richiamo raro, soprattutto nel contesto di una Festa della Repubblica, che sposta il baricentro del discorso pubblico sulle responsabilità morali e politiche della comunità internazionale.

“La pace non è un’utopia”: la responsabilità del dialogo

“La pace non è un ideale per anime ingenue ma un obiettivo concreto da costruire”, ha detto Mattarella. “Non ci si può limitare a evocarla”.

Il capo dello Stato ha sottolineato che i rapporti internazionali sembrano oggi dominati da logiche di scontro, ma ha anche ricordato gli esempi di statisti lungimiranti che hanno saputo costruire convivenza e cooperazione.

Serve, ha aggiunto, un “quadro di riferimento globale” basato sul riconoscimento reciproco, capace di disinnescare i conflitti e affrontare le grandi sfide planetarie: sviluppo sostenibile, clima, equità.

Un invito rivolto non solo ai governi, ma anche alle diplomazie, ai corpi intermedi e alla società civile internazionale.

Appello contro l’odio e l’antisemitismo

Accanto al richiamo alla causa palestinese, Mattarella ha espresso “alta preoccupazione per le manifestazioni di antisemitismo” che riaffiorano nel mondo. Il presidente ha tracciato un confine netto: difendere i diritti di un popolo non significa colpirne un altro.

Nel quadro di un’Europa scossa da tensioni identitarie e derive violente, il presidente ha ribadito la necessità di difendere i valori della Repubblica: rispetto, pluralismo, dialogo. E ha rilanciato l’idea di un ordine internazionale fondato sulla leale collaborazione, oggi messo in crisi ma ancora irrinunciabile.

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