Minacce di morte e spari contro la casa della madre a Barletta, fermato 30enne: quanti colpi ha esploso
Fermato a Barletta un trentenne per minacce di morte con arma da fuoco contro madre e compagno. Indagini in corso su possibili collegamenti.
Fermato un trentenne a Barletta per minacce di morte aggravate dall’uso di un’arma da fuoco: la vicenda, avvenuta nei giorni scorsi, ha coinvolto la madre dell’uomo e il suo compagno, entrambi presenti nell’abitazione al momento dei fatti. L’intervento delle forze dell’ordine è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Trani, che ha coordinato le indagini e ottenuto la convalida del fermo dal Giudice per le Indagini Preliminari.
Le indagini e l’intervento della Polizia
Secondo quanto si legge sul sito della Polizia di Stato, l’episodio si è verificato in via Pisacane a Barletta, dove la Squadra Mobile della Questura di Barletta Andria Trani e il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Barletta sono intervenuti in seguito a una segnalazione. Gli agenti hanno riscontrato l’esplosione di quattro colpi d’arma da fuoco contro la porta d’ingresso di un appartamento situato in un condominio della zona. Sul posto è stato rinvenuto anche un bossolo, probabilmente appartenente a un’arma corta, che è stato repertato dalla Polizia Scientifica per ulteriori accertamenti.
L’identificazione del presunto autore
Le attività investigative hanno permesso di individuare alcune telecamere di videosorveglianza presenti nell’area. L’acquisizione e l’analisi delle immagini registrate hanno consentito agli inquirenti di identificare il presunto autore del reato. Gli elementi raccolti hanno portato la Procura della Repubblica di Trani a disporre il fermo di indiziato di delitto nei confronti del trentenne barlettano, misura poi convalidata dal Giudice per le Indagini Preliminari.
Un contesto familiare difficile
Dalle indagini è emerso che la vicenda sarebbe maturata in un contesto familiare particolarmente teso. Le minacce sarebbero state rivolte sia alla madre dell’indagato sia al compagno convivente di quest’ultima, entrambi presenti nell’appartamento al momento dell’esplosione dei colpi. Secondo gli investigatori, l’uomo avrebbe utilizzato un’arma da fuoco detenuta illegalmente per intimidire i familiari, aggravando così la propria posizione.
Collegamenti con una recente sparatoria
Un ulteriore elemento emerso dalle indagini riguarda il coinvolgimento dell’indagato in una recente sparatoria avvenuta presso il braccio di levante di Barletta. In quell’occasione, il trentenne aveva riportato delle ferite giudicate guaribili in 30 giorni. Gli inquirenti stanno attualmente svolgendo accertamenti per verificare se tra i due episodi possa esserci un collegamento, anche alla luce delle dinamiche familiari e delle tensioni emerse.
Le procedure giudiziarie e la presunzione di innocenza
Come indicato dal portale ufficiale della Polizia di Stato, è importante sottolineare che i provvedimenti adottati durante le indagini non sono definitivi. Gli indagati, infatti, non possono essere considerati colpevoli fino a quando la responsabilità non sia stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna ad effetto irrevocabile. La Procura della Repubblica di Trani prosegue nelle attività investigative per chiarire ogni aspetto della vicenda e garantire il rispetto delle procedure di legge.
Il ruolo delle forze dell’ordine
L’operazione condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Barletta Andria Trani e dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Barletta rappresenta un esempio di tempestività e coordinamento tra le diverse articolazioni delle forze dell’ordine. L’intervento immediato, seguito dalla raccolta di prove e dall’analisi delle immagini di videosorveglianza, ha permesso di ricostruire rapidamente la dinamica dei fatti e di individuare il presunto responsabile delle minacce e dell’uso dell’arma da fuoco.
Le reazioni della comunità
L’episodio ha suscitato forte preoccupazione tra i residenti della zona di via Pisacane a Barletta, che hanno espresso apprezzamento per la prontezza delle forze dell’ordine. La presenza di quattro colpi d’arma da fuoco esplosi contro la porta di un’abitazione ha riportato l’attenzione sulla necessità di prevenire episodi di violenza domestica e di garantire la sicurezza dei cittadini, soprattutto in contesti familiari fragili.
Il quadro normativo e le prospettive future
Il caso di Barletta si inserisce in un quadro più ampio di attenzione verso i reati commessi in ambito familiare, in particolare quando sono coinvolte armi da fuoco detenute illegalmente. Le autorità giudiziarie e le forze dell’ordine continuano a monitorare la situazione e a promuovere iniziative di prevenzione e sensibilizzazione, con l’obiettivo di ridurre il rischio di episodi simili e di tutelare le vittime di minacce e violenza.
Conclusioni
L’arresto del trentenne barlettano per minacce di morte aggravate dall’uso di un’arma da fuoco rappresenta un importante risultato investigativo per la Procura della Repubblica di Trani e per le forze dell’ordine locali. Le indagini proseguono per chiarire ogni aspetto della vicenda e per accertare eventuali collegamenti con altri episodi di violenza avvenuti nella zona. Nel frattempo, la comunità resta in attesa degli sviluppi giudiziari, confidando nell’operato delle istituzioni per garantire sicurezza e giustizia.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.