Nicola Borrelli si dimette dal MiC dopo il caso Kaufmann, la decisione del direttore generale dopo il caos

Nicola Borrelli lascia la guida del Cinema e Audiovisivo del MiC dopo il caso Kaufmann: il ministro Giuli ne annuncia l'addio senza spiegazioni

Pubblicato:

Nicola Borrelli si è dimesso dal ruolo di direttore generale Cinema e Audiovisivo. Lo ha comunicato il ministro della Cultura Alessandro Giuli, che lo ha ringraziato per il lavoro svolto. Non sono indicate le cause delle dimissioni, ma la decisione arriva dopo il caso Kaufmann.

Dimissioni Borrelli

Nella giornata di mercoledì 2 luglio, in tarda serata, il ministero della Cultura ha comunicato le dimissioni di Nicola Borrelli. Non si tratta di un nome qualsiasi, ma dello storico direttore generale per il cinema e l’audiovisivo del ministero della Cultura. Ricopriva il ruolo dal 2009 e ha presieduto in momenti difficili per il cinema, passando anche per la pandemia.

C’è chi sostiene che il suo ruolo sia stato fondamentale per mantenere vitale il settore, anche in un periodo di gravi problemi, e chi invece critica il meccanismo che lui stesso ha presieduto, ovvero quello della tax credit. Si tratta dello sgravio fiscale concesso dallo Stato per la realizzazione dei film in Italia, di cui si è a lungo discusso.

Nicola BorrelliANSA
In foto Nicola Borrelli

Potrebbe essere solo una coincidenza, ma il fatto di non aver dichiarato i motivi delle dimissioni ha permesso a molti di immaginare le cause, tra cui qualche sospetto proprio sulla tax credit concessa a un film in particolare.

Il caso Kaufmann

Per quanto non ci siano ancora dichiarazioni da fonti dirette in merito, secondo alcuni giornali le dimissioni di Borrelli dipenderebbero dalla circolazione della notizia della concessione della tax credit a un film prodotto da Francis Kaufmann.

Non è un personaggio qualsiasi: è recentemente finito sotto i riflettori per l’accusa di omicidio di una bambina e per aver occultato il cadavere della compagna, Anastasia Trofimova, nel parco di Villa Pamphili a Roma.

Secondo il giornale Open, Kaufmann aveva ottenuto uno sgravio da 836.000 euro usando identità fittizie e documenti falsi. Lo scopo era quello di produrre un film, di cui ancora non si sa molto. La procura sta indagando su questo e, proprio la scorsa settimana, sono stati sequestrati alcuni documenti dalla Direzione Generale Cinema.

Scossone nel mondo del cinema

Così, ancora una volta, c’è un ennesimo scossone nel mondo del cinema. Le dimissioni di Borrelli si aggiungono alla cronaca nera, ma anche al battibecco tra il ministro della Cultura e registi e attori che da mesi cercano un dialogo per parlare delle problematicità del settore spettacolo.

Intanto, il ministro Giuli è intervenuto la scorsa settimana in Senato, affermando che nessun “film fantasma” potrà più approfittare delle risorse pubbliche.

mic-nicola-borrelli-kaufmann ANSA