Paura per Yulia Putintseva a Wimbledon, sugli spalti lo stalker che la minaccia: "Può avere un coltello"
A Wimbledon la tennista kazaka Yulia Putintseva ha preteso che uno spettatore venisse allontanato: "Potrebbe avere un coltello", ha denunciato rivolgendosi all'arbitro
Attimi di tensione a Wimbledon, dove la tennista kazaka Yulia Putintseva ha interrotto il suo match di primo turno denunciando la presenza sugli spalti di uno spettatore sospetto. “Non continuerò a giocare finché non se ne va”, ha detto la tennista all’arbitro, indicando un uomo tra il pubblico. La giocatrice, visibilmente scossa, ha aggiunto: “Queste persone sono pericolose, sono pazze. Potrebbe avere un coltello“.
- Yulia Putintseva ha poi perso il match
- La risposta degli organizzatori
- Il precedente con Emma Raducanu
Yulia Putintseva ha poi perso il match
L’episodio è avvenuto quando Putintseva era già in svantaggio per 0-3 contro l’americana Amanda Anisimova. Dopo la segnalazione, l’arbitro ha contattato la sicurezza del torneo, che è subito intervenuta. I dettagli sul comportamento dell’uomo non sono stati resi noti.
Alla ripresa del gioco, Putintseva non è riuscita a rientrare in partita, perdendo con un pesantissimo 6-0 6-0 in soli 43 minuti.
IPA
La tennista kazaka Yulia Putintseva (30 anni) in un’immagine di repertorio
Seduta in panchina prima dell’ultimo game, la tennista kazaka appariva visibilmente turbata e dopo l’incontro non ha voluto rilasciare dichiarazioni ai media né per commentare il match né per spiegare perché avesse preteso l’allontanamento dello spettatore.
La risposta degli organizzatori
In un comunicato ufficiale, l’All England Lawn Tennis Club ha confermato di aver preso sul serio la segnalazione della giocatrice.
“A seguito di una segnalazione sul comportamento di uno spettatore durante l’incontro sul Campo 15, l’arbitro di sedia ha informato la sicurezza e la questione è stata gestita”, ha dichiarato un portavoce. Non è stato specificato se l’uomo sia stato allontanato o solo identificato.
Il precedente con Emma Raducanu
Il caso ha riportato alla memoria un episodio simile accaduto a febbraio durante il torneo di Dubai. In quell’occasione, la britannica Emma Raducanu era scoppiata in lacrime dopo aver riconosciuto sugli spalti un uomo che l’aveva seguita in più tornei, assumendo atteggiamenti giudicati ossessivi.
Anche allora la giocatrice si era rivolta all’arbitro e la sicurezza era intervenuta per allontanare il sospetto stalker.
