Provvedimento disciplinare della Rai a Sigfrido Ranucci, di mezzo ci sono Lilli Gruber e Formigli: le accuse
Sigfrido Ranucci ha rivelato il provvedimento disciplinare ricevuto dalla Rai, per aver partecipato senza autorizzazione a Otto e mezzo e Piazzapulita
Provvedimento disciplinare della Rai nei confronti del conduttore di Report, Sigfrido Ranucci. Il giornalista ha comunicato di aver ricevuto una lettera da Viale Mazzini, in cui gli viene contestato di essere intervenuto senza autorizzazione alle puntate di Otto e mezzo e Piazzapulita su La7. Una comunicazione che secondo l’ex cronista ed eurodeputato Pd Sandro Ruotolo “ha un sapore di intimidazione”.
- Il provvedimento disciplinare della Rai
- Le contestazioni a Sigfrido Ranucci
- La denuncia di Sandro Ruotolo
Il provvedimento disciplinare della Rai
A rivelare il contenuto della lettera di contestazione è stato lo stesso Ranucci, con un post sul suo profilo Facebook in cui ha annunciato sarcasticamente di avere “vinto un provvedimento disciplinare” dopo 27 anni di Rai. Circostanza che si aggiunge al taglio di quattro puntate di Report previsto nella prossima stagione, nonostante gli ottimi dati di ascolto, come ha sottolineato lo stesso conduttore.
“Ieri sono stato convocato dal mio direttore Paolo Corsini – scrive Ranucci – pensavo che mi rassicurasse sul fatto che le puntate di Report non verranno tagliate e che i compensi della mia squadra fossero salvi, anche solo per gratitudine per la qualità del lavoro svolto. Pensavo anche che mi avesse convocato per dire bravo a me e la squadra visto che ieri è uscito l’indice Qualitel, il sondaggio che la Rai è obbligata a fare in ottemperanza del contratto di servizio pubblico, e dove risulta che Report è il programma d’informazione più gradito. Invece no”.
Le contestazioni a Sigfrido Ranucci
Come spiegato dal giornalista, il provvedimento, firmato dall’ad Rai Giampaolo Rossi e dal direttore delle Risorse Umane, Felice Ventura, riguarda alcuni interventi non autorizzati, come la partecipazione alla puntata del 6 maggio del programma di Lilli Gruber, Otto e mezzo.
“Fatto non vero – ha ribattuto Ranucci nel post – perché ero stato autorizzato dallo stesso Corsini telefonicamente per lanciare la seconda parte della stagione di Report. Poi di aver presentato il mio libro a Mestre, e di aver rilasciato un’intervista dove parlavo della minore libertà di stampa in Italia e del fatto che la gente si informava di meno. Non si riferiva alla Rai ma al mio libro La Scelta edito da Bompiani”.
Nella lettera resa pubblica dal giornalista con una foto sul suo profilo, inoltre, si contesta a Ranucci di essersi collegato al telefono con Piazzapulita di Corrado Formigli, durante la puntata del 17 aprile.
Il conduttore ha spiegato di essere intervenuto “per difendere Report e il collega Giorgo Mottola dalle accuse di manipolazione. Se devo prendermi un provvedimento per aver promosso e difeso la squadra e un marchio storico della Rai come Report, tutelato la libertà di stampa, lo accetto con orgoglio – aggiunge – Oltretutto arriva dopo le interrogazioni di Fi sull’inchiesta su Mori e la commissione Antimafia, e la denuncia di Fazzolari per la puntata su Mediobanca”.
La denuncia di Sandro Ruotolo
Il provvedimento disciplinare diretto a Sigfrido Ranucci – successivamente smentito dalla Rai attraverso una nota – è stato definito dal responsabile della comunicazione del Pd, Sandro Ruotolo, come una lettera che “ha il sapore di intimidazione” e che “va rispedita al mittente”.
Secondo l’eurodeputato ed ex giornalista, “il gruppo dirigente che occupa la Rai sceglie di colpire il giornalista simbolo dell’approfondimento investigativo del servizio pubblico. È l’ennesimo segnale di una deriva preoccupante. Telemeloni vuole mettere a tacere i giornalisti scomodi mentre smantella i programmi di approfondimento di rete in un momento in cui avremmo bisogno di più informazione pubblica e plurale”.
