Uomo morto in pronto soccorso al San Martino di Genova, era arrivato in ospedale per disidratazione
Un uomo di 85 anni è morto poco dopo essere arrivato al pronto soccorso dell'ospedale San Martino di Genova. C'entra il caldo record. Si moltiplicano i ricoveri di anziani e fragili
Un uomo di 85 anni è morto al pronto soccorso dell’ospedale San Martino di Genova, dove era arrivato in grave stato di disidratazione. L’anziano, residente nel capoluogo ligure e affetto da gravi patologie pregresse, è stato colpito da uno scompenso cardiaco poco dopo il suo ingresso in ospedale. Inutili i tentativi di rianimazione da parte del personale sanitario.
- Uomo morto al pronto soccorso a Genova
- Il Piano Caldo regionale della Liguria
- Le raccomandazioni contro il caldo
Uomo morto al pronto soccorso a Genova
Il dramma è avvenuto nella mattinata di martedì 2 luglio. Secondo quanto riferito dalla direzione sanitaria del Policlinico, si tratta di uno dei diciotto casi registrati tra lunedì e martedì per disturbi legati al caldo.
In particolare, nove accessi sono stati registrati in ciascun giorno, e sono tutti riconducibili a disidratazione e scompensi dovuti ad alte temperature. I pazienti coinvolti sono tutti anziani fragili con comorbidità.
IPA
Per far fronte all’ondata di calore, che ha portato Genova al quinto giorno consecutivo di allerta rossa, l’ospedale ha attivato la distribuzione continuativa di bottigliette d’acqua a pazienti e accompagnatori.
Il Piano Caldo regionale della Liguria
La misura viene prevista nel quadro del Piano Caldo regionale, in vigore fino al 31 agosto, che prevede tra l’altro il rafforzamento dell’assistenza domiciliare e il blocco delle dimissioni per i pazienti più vulnerabili in caso di emergenza.
Sono inoltre disponibili nell’ambito della Asl 3 genovese posti per ricoveri temporanei per soggetti fragili in RSA in presenza di bollettino arancione e rosso, fino a 10 giorni.
E nelle situazioni di emergenza, valutando il livello di rischio a livello locale, è previsto un avviso che raccomanda ai comuni di sospendere le attività lavorative all’aperto nei cantieri stradali, nell’edilizia, nell’agricoltura e per altri lavoratori esposti alle ondate di calore.
Chiamando il numero gratuito regionale 800593235 (lun-ven dalle 8:00 alle 20:00) è possibile richiedere l’intervento dei “custodi sociali” e dei “maggiordomi di quartiere” che possono dare una mano con le piccole commissioni quotidiane.
Anche altri presidi sanitari della Liguria stanno affrontando un aumento dei casi legati al caldo. A Lavagna, per esempio, sono stati registrati circa venti accessi in pochi giorni, due dei quali per ipertermia grave (42 gradi), mentre al Villa Scassi è stato trattato un gruppo di giovani colpiti da ustioni e disidratazione dopo un’esposizione prolungata al sole.
Le raccomandazioni contro il caldo
L’Asl e la Protezione Civile raccomandano alla popolazione, e come sempre in particolare agli anziani e ai soggetti più fragili, di
- evitare l’esposizione al sole nelle ore centrali della giornata;
- restare in ambienti freschi;
- idratarsi frequentemente (comportamento virtuoso che spesso gli uomini over 75 tendono a disattendere deliberatamente per problematiche correlate alla prostata).
