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NOTIZIE 05 MARZO 2024

Cartucce di fucile nei barattoli di pomodoro e pelati: la scoperta inquietante

Aprendo un barattolo di salsa di pomodoro tutto ci si potrebbe aspettare tranne che trovare al suo interno delle cartucce di fucile. Eppure succede, per quanto sia inquietante anche solo pensarlo.

Cartucce dei cacciatori nei barattoli dei pomodori: la lettera aperta

La notizia può sembrare assurda e invece sottolinea una tragicomica realtà: trovare all’interno di un barattolo di pelati la cartuccia di un fucile o parte di un bossolo è un evento che si è già verificato nel nostro Paese e che potrebbe presentarsi ancora. Si tratterebbe dei residui delle munizioni dei cacciatori, dimenticati sul campo.

La denuncia è arrivata dall’Anicav, l’Associazione degli industriali delle conserve alimentari vegetali, attraverso una lettera pubblica da IlFattoQuotidiano.it: “Alcune nostre aziende associate ci hanno segnalato il forte disagio provocato dalla presenza di corpi estranei (cartucce) nel pomodoro che viene portato nelle stesse per essere trasformato”, si legge nella missiva.

Pare che le cartucce esplose vengano abbandonate dai cacciatori e successivamente raccolte insieme ai pomodori. Eppure le aziende potrebbero rinvenire questi corpi estranei prima della lavorazione del prodotto, ma ciò non avviene, perché la raccolta meccanica non consente di eliminare i bossoli, che spesso passano inosservati anche per via del colore rosso, del tutto identico a quello dei pomodori. Tutto ciò compromette la reputazione delle aziende e, soprattutto, mette a rischio la sicurezza dei consumatori.

La direzione che ha preso la politica, sostenuta dalle associazioni venatorie, pare andare in senso opposto. La proposta di legge avanzata dalla Lega eliminerebbe il cosiddetto “silenzio venatorio”, aprendo alla caccia sette giorni su sette. Oltre al problema delle cartucce, la questione riguarda anche i pallini di piombo contenuti in esse. Al momento l’unico modo per evitare rischi per la salute delle persone pare quello affidarsi al buonsenso dei cacciatori, affinché raccolgano e portino via i bossoli.

La replica di Federcaccia dopo la segnalazione sulle cartucce

Chiamata in causa dall’allarme lanciato dall’Anicav, Federcaccia non poteva esimersi dall’intervenire sull’argomento, rispondendo alla notizia lanciata da Il Fatto Quotidiano. In una lettera il Presidente Fidc Massimo Buconi assicura il suo interessamento sul tema, dicendosi però preoccupato del fatto che le industrie non siano in grado di porre rimedio di fonte a corpi estrani presenti tra i pomodori raccolti.

Secondo Buconi questi materiali inattesi finiscono nei campi anche per ragioni totalmente indipendenti dalla caccia: “Da consumatori ci permettiamo di esprimere una certa preoccupazione di fronte alla vostra affermazione in merito all’impossibilità di rilevare corpi estranei nel prodotto destinato alla trasformazione alimentare sia in plastica che in metallo, materiali non certo legati alla realizzazione dei soli bossoli delle munizioni da caccia”.

Il presidente Fidc si è reso disponibile a chiedere alle sezioni sul territorio di sensibilizzare maggiormente gli iscritti sulla problematica evidenziata, ma non ha mancato di ricordare che la legge sulla caccia già prevede l’obbligo di raccogliere i bossoli usati, senza disperderli nell’ambiente.

Riconoscendo il possibile comportamento scorretto di alcuni cacciatori, Buconi sottolinea che la stessa attenzione dovrebbe essere rivolta anche verso gli altri altri frequentatori delle campagne, compresi gli operatori agricoli.

Ritrovamenti anomali nel cibo: i casi più celebri

Di ritrovamenti anomali e disgustosi sono piene le cronache mondiali. Negli anni all’interno di scatole alimentari è stato trovato di tutto, dagli animali ai condom. Purtroppo incidenti di questo tipo possono capitare e non sono mai piacevoli.

A Palermo nel giugno del 2018 c’è chi ha rischiato di ingerire un dito mozzato dopo aver acquistato un gelato. La denuncia ha portato a scoprire che il macabro ritrovamento era dovuto alla perdita di una falange da parte di un dipendente.

Nello stesso anno una donna inglese ha trovato un preservativo all’interno di una busta di insalata e in Argentina un profilattico è stato scoperto all’interno di una bottiglia di Coca-Cola. Tornando in Italia, a Como nel settembre del 2017 una donna ha rinvenuto un guscio di lumaca in una confezione di cereali. Nello stesso periodo uno studente francese ha trovato una lametta di rasoio in una baguette.

Tutti incidenti che da un lato provocano disgusto e dell’altro mettono a rischio la salute delle persone. Come ciò possa accadere desta non poco sconcerto. Così come il ritrovamento di cui stiamo vi abbiamo parlato.

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