Siamo ormai abituati a vampiri e draghi grazie alle numerose serie che popolano le nostre tv, ma di cervi zombie ne avete mai sentito parlare? Il CDC – Centers for Disease Control and Prevention – dal gennaio 2018 registra una moria di cervi in almeno 22 stati del Canada.
Dal cervo zombie all’uomo?
La situazione si complica nel momento in cui pare che anche gli uomini non siano immuni a questa malattia chiamata Zombie Deer Disease (malattia degli zombie cervi). No, non è l’inizio di un film di John Carpenter…
È una malattia da prione, cioè nasce da un “agente infettivo non convenzionale” di natura proteica, che danneggia le proteine del cervello e ne riduce la funzionalità. In poche parole è una malattia neurodegenerativa che induce il cervello allo stato vegetale.
La chiamano malattia zombie proprio perché i cervi colpiti mostrano degli atteggiamenti tipici degli “zombie da cinema”: drastica perdita di peso, strana postura, mancanza di energia, equilibrio instabile, perdita di coordinamento, sete estrema e comportamento aggressivo.
La malattia della mucca pazza
Non ci sono prove che questa malattia possa raggiungere il nostro organismo, ma sappiamo che i prioni infetti riescono ad abitare il corpo umano facilmente, l’esempio più clamoroso degli ultimi anni è la sindrome della mucca pazza negli Usa, dove l’uomo ha rischiato seriamente solo per aver mangiato carni infette.
Senza contare alcuni esperimenti su macachi che non escludono la possibilità che questo prione ‘passi’ dal cervo all’uomo. Caldamente consigliato è il tenersi lontani dalla carne di cervo, per questo il governo canadese ha emesso delle restrizioni riguardo il consumo e lo smaltimento delle carcasse di questi animali.