Le truffe sono sempre dietro l’angolo e con le nuove tecnologie i pericoli si amplificano. C’è un nuovo raggiro infatti che si serve di uno degli apparecchi che utilizziamo di più e dal quale non ci separiamo nemmeno la notte. Si tratta dello smartphone e di un simbolo N che compare ogni tanto e che non va sottovalutato.
Nello specifico è importante prestare attenzione alle icone che compaiono in alto a destra dello schermo, quelle vicino all’orario. Se notiamo una N, corriamo ai ripari perché potrebbe essere un segnale di pericolo. Ma vediamo di cosa si tratta.
Cosa significa il simbolo N nel telefono: è attivo l’NFC
Siamo così abituati a consultare il cellulare decine di volte al giorno, anche soltanto per chattare su Whatsapp, che spesso l’occhio non fa caso ad alcuni dettagli che invece sono importanti. In questo caso, si tratta del simbolo N sullo smartphone e compare accanto all’orario e/o al proprio gestore telefonico (se il proprio dispositivo lo contempla).
Tutte queste piccole icone rappresentano le app attive, i programmi in esecuzione e la N sta per NFC, tradotto “Near Field Communication”, ovvero “comunicazione in prossimità”. Non è altro che un tipo di trasmissione dati a corto raggio che si serve della rete wireless per inviare e ricevere informazioni.
Si tratta di una tecnologia usata per i pagamenti attraverso smartphone, che ormai sono delle carte elettroniche che possono essere gestite tramite POS. Purtroppo, però, non sempre questo avviso è presente e può succedere che il canale sia attivo a insaputa del possessore dello smartphone.
Perché l’NFC può essere pericoloso ed esporre alla truffe
La truffa del simbolo N sullo smartphone è più subdola di quanto si possa immaginare. Il rischio infatti non sussiste nel momento in cui qualcuno si appropria del device: per portare a buon fine una transazione infatti serve il codice di sblocco del telefono e, sopra determinati importi, anche il codice PIN della carta virtuale.
Il pericolo si viene a creare quando un hacker intercetta un movimento di denaro fra smartphone e pos, impossessandosi dei dati bancari del proprietario. Inoltre, attraverso questo bug di sistema, sono anche altre le informazioni sensibili a rischio furto (anche attraverso QR Code). Queste possono inoltre essere deviate, danneggiate o modificate.
Pure l’insinuazione di virus potrebbe mettere a rischio la sicurezza della propria privacy ed è importante correre ai ripari. Sicuramente rispetto ai furti classici del portafoglio, determinate violazioni sono più difficili, grazie anche alla criptografia dei dati, ma non impossibili.
Per non correre rischi inutili, ci sono dei rimedi per rendere la vita dei delinquenti un po’ più faticosa. Il consiglio degli esperti è quello di bloccare direttamente dall’app i pagamenti contactless che non abbiano un qualche sistema di conferma che possa essere attivato soltanto dal proprietario. Ci sono i codici numerici e i riconoscimenti facciali, per esempio, che prevedono un passaggio in più e soprattutto attivo. Per fortuna, sia Google che Apple Pay prevedono un qualche metodo di sblocco, basta solo saperlo.
Se poi si vuole “tagliare la testa al toro”, è ancora più sicuro disattivare tutti i pagamenti e quindi far scomparire la N sul proprio schermo.
- Vai alle impostazioni.
- Clicca sulla voce relativa alle connessioni.
- Individua l’opzione NFC, pagamenti contactless e disattivala.
Ogni tanto, rinunciare a un poco di tecnologia è la soluzione migliore per non esporsi a rischi inutili.