Riordinate, riordinate ma casa è sempre incredibilmente in disordine? È arrivato il momento di provare il metodo giapponese delle 5s!
Originariamente creato per mantenere l’ordine all’interno delle aziende, non in ultimo per migliorare la produttività dei lavoratori, il metodo delle 5s è stato ripreso e applicato con successo anche alle abitazioni private. Il nome fa riferimento alle iniziali delle 5 parole giapponesi su cui si basa: Seiri (classificare), Seiton (ordinare), Seiso (pulire), Seiketsu (sistematizzare), e Shitsuke (disciplinare). Per prima cosa occorre classificare gli oggetti fra necessari e non necessari. Se siete accumulatori seriali è questa l’occasione per sbarazzarvi di tutto ciò di cui potreste fare a meno. Eseguito il seiri, bisogna ordinare gli oggetti che hanno passato la selezione. La disposizione dovrebbe essere basata sulla frequenza d’uso degli oggetti: quelli adoperati più spesso posizionati a portata di mano, gli altri in spazi più scomodi.
Passaggio successivo è la pulizia, decisamente più facile dopo aver aggiustato le due S precedenti. Per pulire in modo efficiente bisogna stabilire una vera scala di priorità delle faccende domestiche, ad esempio, cominciando dalle più pesanti e lasciando per ultime le più semplici. Sistematizzare equivale a semplificare, stabilendo standard affinché la casa sia mantenuta in ordine il più a lungo possibile.
L’ ultima s nipponica fa riferimento alla disciplina. Una volta che gli altri 4 punti sono stati rispettati alla lettera, bisogna essere disciplinati per rimanere fedeli al metodo, sempre e comunque. È necessario, quindi, sforzarsi di essere costanti, spronando anche gli altri a mantenere le regole stabilite.