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CURIOSITÀ 31 DICEMBRE 2023

L’invecchiamento umano è colpa dei dinosauri: l’assurda scoperta

Non si tratta solo di fantascienza o di realtà molto lontane dalle nostre. L’invecchiamento umano potrebbe dipendere dai dinosauri. Secondo una recente scoperta, infatti, la pressione evolutiva esercitata dai più antichi predatori – in 100 milioni di anni – avrebbe provocato un arresto dei geni che regolavano la respirazione e la rigenerazione dei mammiferi. A dirlo è Joao Pedro de Magalhaes, docente di biogerontologia molecolare all’Università di Birmingham. Una ricerca, questa, che pare essere molto importante anche per l’avanzamento dei tumori.

L’influenza dei dinosauri nell’evoluzione dei mammiferi

L’invecchiamento umano dipenderebbe dai dinosauri. Dopo tanto tempo, la loro presenza avrebbe ancora un effetto così devastante sulla vita dei mammiferi, e quindi anche sulla nostra.

“Mentre vediamo che gli esseri umani sono tra gli animali viventi più longevi, ci sono molti rettili e altri animali che hanno un processo di invecchiamento molto più lento e mostrano minimi segni di senescenza nel corso della loro vita”, questo è quanto affermato da Joao Pedro de Magalhaes.

“Ritengo che l’evoluzione durante il dominio dei dinosauri abbia lasciato un’eredità duratura nei mammiferi. Per oltre 100 milioni di anni, quando i dinosauri erano i predatori dominanti, i mammiferi erano generalmente piccoli, notturni e avevano un’aspettativa di vita ridotta. La mia ipotesi è che una pressione evolutiva così prolungata sui primi mammiferi li abbia portati a riprodursi velocemente inducendo la perdita o l’inattivazione di geni e meccanismi associati alla longevità”, ha specificato lo scienziato, rifacendosi quindi all’era mesozoica.

Le prove starebbero nell’assenza, oggi, di mammiferi in grado di rigenerarsi come fanno i rettili e gli anfibi. “Anche se al momento è solo un’ipotesi ci sono molti aspetti interessanti da considerare, inclusa la prospettiva che il cancro sia più frequente nei mammiferi rispetto ad altre specie a causa del rapido processo di invecchiamento”, ha concluso Joao Pedro de Magalhaes.

Non solo invecchiamento: abbiamo tumori e malattie

Non solo, dunque, l’invecchiamento umano dipenderebbe dai dinosauri, ma sarebbe anche colpa loro se i mammiferi sono gli esseri viventi più colpiti dal cancro e altre patologie di una certa entità. Anche in questo caso, la perdita dei meccanismi di rigenerazione e di riparazione potrebbe far sì che i mammiferi siano più soggetti a malattie strettamente correlate all’età. Fra queste, ci sono anche i tumori, che mai come in questo periodo si diffondono velocemente e pericolosamente.

Al momento si parla solo di teorie: la ricerca deve andare avanti per smentire o confermare quanto affermato dal docente, ma le conseguenze sono di ampia rilevanza e meritano di essere approfondite.

Proseguendo con gli studi, infatti, si potrebbero aprire nuove strade rispetto alle cure del cancro e alla longevità della vita dell’essere umano. Nonostante il predatore più antico del mondo abbiano condizionato il Dna della specie profondamente, la scienza potrebbe trovare strategie nuove ed efficaci per contrastare quello che fa più paura: ammalarsi, invecchiare e morire.

Non si tratta soltanto di un piccolo passo verso la comprensione dell’invecchiamento: evidentemente, la conferma di quanto ipotizzato dimostrerebbe in che modo la storia evolutiva della Terra continui a influenzare la vita di tutti i giorni anche oggi. Non resta che stare a vedere dove porteranno ulteriori sviluppi sull’argomento.

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