Sopravvissuta – dopo essersi smarrita – nutrendosi solo di erba e di rugiada.
Ecco la bella storia della gatta Titti.
Lieto fine per questa gatta bianca e nera di 17 anni, sopravvissuta 35 giorni dopo essersi persa nella macchia mediterranea dell’Isola d’Elba. La gattina si era smarrita dopo che il trasportino si era inavvertitamente aperto durante il viaggio, lasciandola in balia di strade mai percorse. I proprietari, sull’isola per villeggiatura, la cercarono per giorni, ma di lei nessuna traccia. E a nulla valsero le tante locandine sparse a tappeto per la zona, Titti era come volatilizzata.
I suoi genitori umani furono costretti ad abbandonare le ricerche e a fare ritorno a casa, addolorati per la perdita; la micia faceva parte della loro famiglia da moltissimo tempo, 17 anni di coccole, fusa e amore incondizionato. Un giorno, però, quando le speranze sembravano ormai perdute, una telefonata inaspettata rischiarò il buio nel cuore dei proprietari: la gatta era stata avvistata da alcuni abitanti del luogo; erano anche riusciti a sfamarla, ma, spaventata e disorientata, era tornata a zampe levate fra la rigogliosa vegetazione, diventata suo porto sicuro.
I proprietari, al settimo cielo e finalmente certi di poterla riabbracciare, tornarono così sull’isola.
Dopo essersi addentrati, in piena notte, nella macchia, percorsero un lungo sentiero, sino a scorgere in una grotta naturale l’amata felina; Titti era esausta e visibilmente dimagrita, ma sana e salva. A quanto pare, la fortunata micia era riuscita a sopravvivere per ben 35 giorni, nutrendosi solo di erba e di rugiada, e leccando l’umidità della grotta.
Una storia a lieto fine, che ci ricorda ancora una volta quanto la relazione coi quattro zampe possa essere unica e senza confini.