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BUONO A SAPERSI 07 GIUGNO 2024

Attenzione alla truffa del Pos: come difendersi

Una pizza margherita pagata a peso d’oro e una truffa che ha portato via dal conto oltre 6.500 euro nel giro di tre mesi. È quanto accaduto a una coppia di Busto Arsizio che è stata raggirata dal titolare della pizzeria dove andavano abitualmente. Come? Con uno strumento che usiamo tutti i giorni: il Pos.

Pizza a 900 euro: la vicenda

Marito e moglie erano soliti concedersi una pizza da asporto ogni venerdì sera. Per tre mesi hanno pagato con la carta di credito, fino a quando a giugno del 2021 si sono resi conto della truffa. Una scoperta avvenuta per caso, quando la coppia ha ricevuto una notifica di superamento del plafond mensile di 5.000 euro della carta. A quel punto, esaminati i movimenti bancari, hanno visto gli esborsi anomali verso la pizzeria. Tra le tante spese addibitate anche una pizza margherita pagata 966 euro.

La vicenda è accaduta tre anni fa, ma approda ora in tribunale con il gestore del locale accusato di truffa aggravata da abuso di prestazione d’opera.

Come funziona la truffa del Pos

Il ristoratore usava una strategia subdola per sottrarre denaro ai clienti. Fingendo problemi di copertura di rete del Pos, faceva ripetere più volte la transazione dichiarando che le precedenti non erano andate a buon fine. Ogni tentativo, però, si trasformava in un vero addebito sul conto.

La fiducia della coppia verso il proprietario e la poca attenzione prestata dai coniugi al conto corrente hanno permesso al truffatore di andare avanti indisturbato.

Come difendere il conto

Per evitare di diventare vittime di truffe simili, quando si effettua un pagamento con il Pos è fondamentale seguire alcune precauzioni:

  1. Assicurarsi che sia situato in un luogo sicuro e che non ci siano dispositivi aggiuntivi o sospetti collegati.
  2. Controllare regolarmente gli estratti conto per individuare addebiti sospetti.
  3. Dopo ogni transazione, chiedere e conservare la ricevuta del POS per un controllo incrociato con gli estratti conto.
  4. Diffidare dei problemi di rete ricorrenti: se un esercente lamenta frequentemente malfunzionamenti del Pos, è consigliabile pagare in contanti o utilizzare un altro metodo di pagamento.
  5. Attivare notifiche immediate via sms o email per ogni transazione effettuata con la carta di credito o debito.
  6. In caso di sospetti, bloccare immediatamente la carta e contattare la banca per segnalare possibili frodi.

È bene ricordare che quella del Pos è solo una delle tante forme che può assumere una truffa che coinvolge le carte di credito. Tra le più comuni vi è il phishing, un’attività in cui i truffatori inviano email o messaggi di testo fasulli spacciandosi per istituti finanziari o aziende di vario genere per ottenere informazioni sensibili come il numero di carta di credito e il codice di sicurezza.

Altro raggiro comune è la truffa del bancomat, il cosiddetto card skimming, in cui i criminali installano dispositivi illegali sui terminali di pagamento per catturare le informazioni delle carte di credito dei clienti. È importante essere consapevoli di queste minacce e adottare misure di sicurezza come la verifica regolare dei movimenti bancari, l’attivazione di notifiche di transazione e l’uso di metodi di pagamento sicuri.

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