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BUONO A SAPERSI 02 DICEMBRE 2024

Truffa al distributore di benzina e diesel: attenzione al bancomat

Pasquale Barillà

Pasquale Barillà

Editor e videomaker

Da diversi anni faccio parte del mondo della produzione video: ho iniziato creando un prodotto a 360 gradi per poi specializzarmi nel montaggio video da remoto. Le passioni per la musica e l’insegnamento giocano un ruolo chiave nella creazione dei miei contenuti e nella stesura dei miei articoli.

Negli ultimi tempi si sta diffondendo una nuova forma di truffa che prende di mira gli automobilisti presso i distributori di benzina. Con l’uso sempre più frequente di carte di credito e bancomat per i pagamenti, i criminali hanno sviluppato strategie sofisticate per approfittare di questa comodità. Il fenomeno è preoccupante e conoscere i rischi è fondamentale per proteggere i propri risparmi.

Finto POS alle pompe di benzina: la nuova truffa

Una delle tecniche più insidiose utilizzate dai truffatori è l’installazione di dispositivi falsi sui terminali di pagamento nei distributori automatici. Questi apparecchi, noti come skimmer, vengono applicati sopra i lettori di carte originali e permettono di copiare i dati sensibili degli utenti. In alcuni casi i malintenzionati aggiungono anche microcamere o tastierini contraffatti per registrare il codice PIN digitato dall’utente.

Un esempio recente ha attirato l’attenzione: un automobilista a Segrate, presso la pompa di benzina di via Rivoltana, ha notato qualcosa di anomalo sul terminale di pagamento. Insospettito ha rimosso il pannello sovrapposto al lettore di carte, rivelando uno skimmer nascosto. Questo meccanismo era stato progettato per leggere e memorizzare i dati delle carte inserite, rendendo possibile la loro clonazione e un eventuale utilizzo fraudolento.

La truffa è particolarmente pericolosa perché i dispositivi utilizzati si integrano perfettamente con quelli originali. Chi si reca al distributore potrebbe non accorgersi della manomissione, soprattutto se si trova in una situazione di fretta o distrazione. I dati acquisiti dagli skimmer possono essere utilizzati per effettuare prelievi non autorizzati o pagamenti online, causando gravi danni economici alle vittime.

Come riconoscere la truffa dello skimming e difendersi

Riconoscere un dispositivo manomesso è il primo passo per difendersi. Un terminale sospetto potrebbe presentare componenti non ben fissati o con un aspetto insolito. È importante prestare attenzione a ogni dettaglio del lettore di carte prima di inserirvi la propria. Tastierini numerici mal allineati o con una consistenza diversa dal solito possono essere ulteriori segnali di pericolo.

Oltre alla verifica visiva, anche il comportamento durante la digitazione del PIN gioca un ruolo cruciale. Coprire il tastierino con una mano può sembrare un gesto banale, ma è estremamente efficace per impedire a eventuali microcamere nascoste di registrare il codice. Questo semplice accorgimento può fare la differenza tra un pagamento sicuro e una truffa.

L’uso di tecnologie più avanzate offre una protezione aggiuntiva contro lo skimming. Le carte con chip EMV, ad esempio, sono progettate per ridurre i rischi di clonazione rispetto a quelle con banda magnetica. Inoltre, i pagamenti contactless, che non richiedono l’inserimento della carta nel terminale, eliminano una delle opportunità principali per i truffatori di accedere ai dati.

Un altro elemento chiave nella prevenzione è il monitoraggio regolare del proprio conto bancario. La verifica frequente delle transazioni, attraverso l’estratto conto o le app mobili, consente di identificare rapidamente eventuali movimenti sospetti. In caso di attività anomala, è possibile contattare tempestivamente la propria banca per bloccare la carta e avviare le procedure di rimborso.

La consapevolezza è l’arma più potente contro le truffe. Essere informati sui rischi e sapere come individuare i segnali di pericolo riduce significativamente la possibilità di cadere vittima dello skimming. Anche nei momenti di routine, come fare il pieno al distributore, è fondamentale mantenere un livello di attenzione sufficiente per proteggere i propri dati personali e finanziari.

In un contesto dove la tecnologia evolve costantemente, i metodi di frode si adattano e si perfezionano con altrettanta rapidità. La combinazione di vigilanza, buone pratiche e utilizzo di strumenti più sicuri può rendere più difficile la vita ai truffatori e garantire una maggiore tranquillità agli utenti per potersi tutelare, ad esempio, dalla truffa al distributore di benzina e dalle truffe allo sportello del bancomat.

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