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CONSIGLI 15 OTTOBRE 2024

Come risparmiare con il riscaldamento in casa 9 consigli utili

È tempo di accendere i riscaldamenti ma, secondo le ultime stime, gli italiani spenderanno mediamente 1.144 euro per difendersi dal freddo con i termosifoni. A fare i conti in tasca agli abitanti del Belpaese è stato il sito Facile.it. Ci sono tuttavia molti modi di risparmiare sulla bolletta del gas, a iniziare dalla manutenzione degli impianti.

Vediamo quali sono i consigli per evitare salassi con il riscaldamento e come abbattere i consumi di gas e gasolio durante il periodo invernale.

I consigli per risparmiare con il riscaldamento

Altroconsumo ha stilato un elenco di 9 consigli per risparmiare sulle spese relative ai termosifoni:

  1. manutenzione regolare degli impianti e della caldaia, con il controllo regolare dell’efficienza termica;
  2. regolare la temperatura entro i 20 °C, ovvero il comfort climatico domestico;
  3. usare termostati smart e dispositivi intelligenti per controllare i consumi e regolare l’accensione dell’impianto;
  4. applicare valvole termostatiche per controllare la temperatura e programmare l’accensione;
  5. installare pannelli riflettenti dietro i termosifoni per evitare la dispersione del calore;
  6. schermare le finestre di notte, con persiane e tapparelle;
  7. non posizionare ostacoli davanti ai riscaldamenti, come stendini e mobili;
  8. sostituire i vecchi infissi con nuovi isolanti;
  9. rinnovare l’impianto del riscaldamento, optando ad esempio per una caldaia di nuova generazione a condensazione o a pompa di calore.

Tutti questi consigli servono ad abbattere i consumi e quindi il costo delle bollette invernali.

Quando si possono accendere i termosifoni: le date

L’Italia è suddivisa in zone climatiche che vanno dalla A (la più calda) alla F (la più fredda). In ognuna di queste l’accensione dei riscaldamenti, per legge, è diversa.

Lo schema seguente è solo indicativo, dato che è facoltà delle amministrazioni locali emanare ordinanze per anticipare o posticipare queste date.

Zona Climatica A – dal 1° dicembre a 15 marzo, 6 ore al giorno

  • Sicilia: territorio di Lampedusa.

Zona Climatica B – dal 1° dicembre al 31 marzo, 8 ore al giorno

  • Sardegna: provincia del Sud Sardegna;
  • Sicilia: province di Trapani, Agrigento, Palermo (aree costiere), Ragusa, Siracusa.

Zona Climatica C – dal 15 novembre al 31 marzo, 10 ore al giorno

  • Calabria: città metropolitana di Reggio Calabria (città metropolitana);
  • Campania: città metropolitana di Napoli (città metropolitana);
  • Lazio: provincia di Latina;
  • Liguria: province di Imperia e Savona;
  • Puglia:città metropolitana di Bari, province di Lecce, Brindisi e Taranto;
  • Sardegna: città metropolitana di Cagliari, province di Sassari, Nuoro e Oristano;
  • Sicilia: città metropolitana di Messina, città metropolitana di Catania, libero consorzio comunale di Enna;
  • Toscana: province di Livorno e Grosseto.

Zona Climatica D – dal 1° novembre al 15 aprile, 12 ore al giorno

  • Abruzzo: province di Chieti, Pescara e Teramo;
  • Emilia-Romagna: città metropolitana di Bologna, province di Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna e Rimini;
  • Friuli-Venezia Giulia: città metropolitana di Trieste;
  • Lazio: città metropolitana di Roma, province di Frosinone, Latina e Viterbo;
  • Liguria: città metropolitana di Genova, provincia di La Spezia;
  • Marche: città metropolitana di Ancona, province di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino;
  • Molise: provincia di Campobasso;
  • Toscana: città metropolitana di Firenze, province di Arezzo, Livorno, Lucca, Massa-Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena;
  • Umbria: provincia di Terni;
  • Veneto: città metropolitana di Venezia, province di Rovigo e Vicenza.

Zona Climatica E – dal 15 ottobre al 15 aprile, 14 ore al giorno

  • Abruzzo: provincia de L’Aquila;
  • Emilia-Romagna: province di Reggio Emilia e Modena (parti interne);
  • Friuli-Venezia Giulia: province di Gorizia, Pordenone e Udine;
  • Liguria: provincia di Savona (parti montuose);
  • Lombardia: città metropolitana di Milano, province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese;
  • Piemonte: città metropolitana di Torino, province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli;
  • Toscana: province di Arezzo e Pistoia;
  • Trentino-Alto Adige: provincia autonoma di Trento;
  • Umbria: provincia di Perugia;
  • Valle d’Aosta: intero territorio;
  • Veneto: province di Belluno, Padova, Treviso e Verona.

Zona Climatica F – nessuna limitazione di giorni e orari

  • Friuli-Venezia Giulia: aree alpine della provincia di Udine;
  • Lombardia: aree montane della provincia di Sondrio;
  • Piemonte: aree montane delle province di Torino, Cuneo, Verbano-Cusio-Ossola;
  • Trentino-Alto Adige: province autonome di Bolzano e Trento (aree montuose);
  • Valle d’Aosta: intero territorio;
  • Veneto: aree alpine della provincia di Belluno.
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