L’igiene in casa è sempre importante e riguarda ogni angolo e strumento: anche le spugne della cucina che, per quanto possano essere lavate con cura, hanno bisogno di essere sterilizzate. Inoltre sono fonte di proliferazione di microorganismi di vario genere e devono essere sostituite periodicamente. In caso contrario, invece di pulire, si rischia di ottenere il risultato diametralmente opposto.
Non a caso uno studio tedesco del 2017 parla di 54 miliardi di batteri per metro cubo. Nonostante la maggior parte sia innocua per l’uomo, se non si fa attenzione il rischio di contrarre infezioni è concreta e non va sottovalutata. Bastano pochi, semplici accorgimenti e il gioco è fatto.
Ogni quanto andrebbero cambiate le spugne di cucina
Le spugne non sono tutte uguali. Le superfici che toccano e il modo in cui vengono usate incidono sulle tempistiche di sostituzione. Bisogna distinguere, quindi, fra quelle che si adibiscono alla pulizia del lavello, quelle che servono per la detersione delle superfici e così via. Per farlo è opportuno scegliere colori diversi, così da evitare di confonderle.
Prima di sostituire le spugne, per farle durare più a lungo, il consiglio degli esperti è di lavarle sotto l’acqua tiepida con una piccola quantità di detersivo per i piatti. Inoltre è meglio evitare di riporle in contenitori e in zone umide della casa.
- Spugna per le superfici della cucina e paglietta di metallo: ogni tre mesi.
- Spugna per il lavello: ogni due mesi.
- Spugna per i piatti: ogni tre settimane.
Queste, indicativamente, sono le tempistiche da rispettare. Fondamentale, comunque, è valutare il grado di usura per anticipare la sostituzione in caso di necessità.
Come fare a sterilizzare le spugne e gli strofinacci
Cambiare le spugne della cucina non è un capriccio, né un eccesso di zelo o una mania. Sono ricettacolo di germi e batteri e, se sono umide o con residui di cibo, il processo si velocizza. Per rispettare i tempi sopraindicati è comunque necessario sterilizzarle con attenzione e seguendo determinate procedure: ecco le più indicate.
- Forno a microonde.
- Lavatrice o lavastoviglie.
- Vapore.
- Candeggina.
Questi sono gli elettrodomestici e i prodotti più efficaci per igienizzare le spugne. Il metodo più rapido è certamente quello che vede l’utilizzo del forno a microonde. È sufficiente immergerle in un contenitore con acqua fredda e accenderlo alla massima potenza per almeno quattro minuti. Se invece si opta per la lavatrice oppure la lavastoviglie la temperatura da raggiungere è superiore ai 60 °C.
Anche il vapore a 100 °C riesce a sanificare efficacemente la spugna da cucina, a patto che venga utilizzato a distanza ridotta e per almeno 30 secondi a lato. Così facendo, ci si assicura che soltanto lo 0,1% di germi, parassiti o virus sopravviva alla pulizia. Una percentuale praticamente irrisoria.
Un mix di acqua sterilizzata (il 30%) e acqua ossigenata (al 70%) può aiutare a raggiungere l’obiettivo. L’importante è che la spugna rimanga immersa per almeno mezz’ora. In alternativa, si può mischiare il 10% di candeggina in 90% di acqua calda. In entrambi i casi, al termine dei trenta minuti, si consiglia un risciacquo con abbondante acqua calda.