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NOTIZIE 29 DICEMBRE 2023

Robot Tesla aggredisce un ingegnere: la bufala che circola sul web

È rimbalzata su tutti i giornali la notizia di un robot di Tesla che ha aggredito un ingegnere. Con i suoi “artigli” avrebbe ferito il dipendente di Elon Musk, che si sarebbe allontanato dall’androide lasciando dietro di sé una scia di sangue. Gli articoli e i servizi del TG si sono spinti fino a parlare di “rivolta delle macchine” e dell’inizio della guerra tra uomo e intelligenza artificiale, scatenata da Optimus, l’umanoide del magnate sudafricano.

Se i titoli e i toni vi sono sembrati allarmistici, non siete soli. Quella che ha fatto il giro del web e dei media tradizionali non è altro che una fake news. O almeno una notizia gonfiata ad arte per sfruttare le – più o meno legittime – paure che riguardano l’AI e la rivoluzione tecnologica in corso. Diciamolo chiaramente: nessun robot si è ribellato all’essere umano e lo ha attaccato. Vediamo come sono andate davvero le cose.

Robot Tesla aggredisce un ingegnere: cosa c’è di vero

Anzitutto il fatto, riportato solo in questi giorni dai giornali americani, risale al 2021. È avvenuto nella fabbrica Tesla di Austin, in Texas, durante un controllo tecnico effettuato dall’ingegnere su alcuni robot utilizzati nella produzione delle auto elettriche.

L’uomo stava ispezionando due macchine, che tagliano parti di auto da pezzi di alluminio fusi, disattivate in precedenza. Un terzo braccio meccanico, che serve a spostare le componenti ricavate, non sarebbe però stato disattivato correttamente e si sarebbe messo in azione, bloccando l’ingegnere e ferendolo alla schiena e al braccio.

Il tecnico è riuscito a sfuggire dalla morsa del robot industriale, lasciando una scia di sangue su uno scivolo progettato per la raccolta di rottami di alluminio, solo quando un collega ha azionato il pulsante di arresto d’emergenza.

Elon Musk spiega la verità su X e attacca i giornalisti

Raccontata così la storia è ben diversa. Si è trattato di un terribile incidente sul lavoro, ma non certo della ribellione delle macchine o di un’aggressione meditata dall’intelligenza artificiale.

Lo ha spiegato bene l’attore Andrew McCarthy, commentando su X, il fu Twitter, un infelice titolo del Daily Mail: Robot Tesla attacca un ingegnere. Il vip ha sottolineato che il verbo attaccare implica prendere la decisione di farlo, mentre il braccio meccanico ha agito muovendosi esattamente come era stato programmato.

Nella discussione è intervenuto lo stesso Elon Musk, patron di Tesla, che ha replicato scrivendo: “Esattamente. È davvero vergognoso che i media siano andati a ripescare un incidente di due anni fa dovuto a un semplice braccio robotico industriale Kuka, che si trova in tutte le fabbriche, lasciando intendere che sia un episodio legato a Optimus”.

Cos’è Optimus, il robot Tesla con sembianze umane

Tesla ha da poco rese pubbliche le immagini della seconda generazione di robot Optimus, l’androide che potrebbe sostituire gli esseri umani nei lavori pesanti all’interno delle fabbriche. L’umanoide cybertech è ora in grado di ballare, raccogliere oggetti delicati come le uova e fare gli squat.

Innovazioni importanti rispetto alla prima versione di Optimus, che non sembrava particolarmente stabile durante la presentazione ufficiale. Ma ancora lontane dalle funzioni che avrà l’androide Tesla quando diventerà davvero operativo: a oggi è poco più di un prototipo e non viene utilizzato nelle fabbriche.

Anche se l’intenzione è quella di creare un robot consapevole e capace di risolvere i problemi grazie all’intelligenza artificiale, insomma, l’umanoide di chip di Elon Musk non è ancora in grado di lavorare all’interno delle fabbriche, né di iniziare una rivolta contro gli esseri umani. E per una volta bisogna dare ragione all’unanimità all’uomo più ricco del mondo, spesso divisivo nelle sue uscite pubbliche: chi ha parlato di aggressione non ha fornito un buon servizio di informazione ai propri lettori.

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