L’avventura sullo Stretto di Messina ha visto una nuova impresa da record tentata da Jaan Roose, un nome noto nel mondo dello slackline. Roose ha cercato di attraversare questo braccio di mare camminando su una fune. Anche se è caduto a 80 metri dalla meta, invalidando tecnicamente il tentativo di record, si è rialzato e ha completato la traversata in poco più di tre ore.
Cos’è lo slackline e come si pratica
Lo slackline è una disciplina sportiva che consiste nel camminare, saltare o eseguire trick su una fune elastica tesa tra due punti. La fune, generalmente di poliestere o nylon, è posta ad una altezza variabile e richiede grande equilibrio, concentrazione e coordinazione per essere percorsa. La larghezza della fune varia da 2,5 cm a 5 cm, mentre la lunghezza può andare da pochi metri fino a centinaia di metri, a seconda della pratica specifica.
Esistono diverse varianti dello slackline, ognuna con caratteristiche e difficoltà proprie:
– Low Line: chiamata anche Classic Line, è la più utilizzata ed è perfetta per i principianti. Questa fune è tesa tra due punti fissi all’altezza delle ginocchia ed è ideale per i primi tentativi di camminata e trick.
– Waterline: una variante praticata sopra l’acqua, aumentando il livello di difficoltà a causa del movimento delle onde.
– Highline: la forma più estrema, praticata a grandi altezze e spesso con l’uso di un’imbracatura di sicurezza.
– Longline: si tratta di percorsi molto lunghi, che richiedono resistenza e tecnica avanzata.
Per iniziare a praticare slackline, è necessario disporre di un kit base che include la fune, un cricchetto per la tensione e ancoraggi per fissare la fune a punti stabili. È consigliabile iniziare con una fune corta e bassa per sviluppare le abilità di base in un ambiente sicuro. Con la pratica e l’aumento delle capacità, si può passare a funi più lunghe e alte, esplorando le varie forme di slackline. È uno sport che si può praticare sia d’inverno che d’estate.
Chi è Jaan Roose, l’uomo dei record
Jaan Roose, nato l’11 gennaio 1992 in Estonia, è una leggenda dello slacklining. Ha iniziato a praticare questo sport a 18 anni e ha dedicato la sua vita a questa disciplina. È stato tre volte Campione del Mondo di slacklining ed è l’unico atleta al mondo ad aver effettuato un double backflip su una slackline.
Nel 2020, Roose ha percorso 300 metri tra due edifici a Tartu, a 60 metri di altezza. Nel 2021, ha eseguito trick mozzafiato a 100 metri d’altezza tra due grattacieli a Sarajevo. Nel 2022, ha camminato su una slackline tra i grattacieli più alti di Rotterdam, percorrendo 625 metri ad un’altezza di 188 metri. Detiene il record per la traversata in slackline più lunga dell’Africa, ottenuto nel 2023 in Kenya. Nello stesso anno, ha realizzato una traversata urbana a più alta quota tra le Katara Towers di Lusail City, in Qatar. Infine, ha attraversato lo Stretto di Messina su una slackline larga 1,9 cm, sospesa a circa 200 metri di altitudine.
Le più grandi imprese di slackline
Tra le imprese più straordinarie vi è quella di Alexander Schulz, che nel giugno 2014 ha percorso una longline di 610 metri nel deserto della Mongolia, stabilendo un record mondiale. Questo primato è stato ottenuto su una fune in dyneema, considerata più facile da camminare rispetto al poliestere. Il record di lunghezza su fune in poliestere, invece, è detenuto da Samuel Volery, che ha camminato per 477 metri, anche se questa linea è stata montata a 100 metri di altezza, qualificandosi quindi come highline.
Il record di lunghezza di una highline è stato stabilito sempre da Samuel Volery il 26 settembre 2015, quando ha camminato su una linea di 477 metri. In Italia, il record di highline appartiene ad Annalisa Casiraghi e Niccolò Zarattini, che il 2 giugno 2019 hanno percorso una linea di 469 metri a Ulassai (OG), durante l’Ulassai Climbing Festival. Questi record dimostrano la crescente popolarità e complessità dello slackline, attirando atleti da tutto il mondo che cercano di superare i propri limiti e stabilire nuovi traguardi.