Non c’è pace e mai ci sarà per chi utilizza abitualmente il web. Le truffe, infatti, sono sempre dietro l’angolo o, se preferite, a portata di click. Gli allarmismi in tal senso non sono mai troppi, anche perché i malviventi trovano soluzioni sempre nuova per far cadere nella rete chi della rete si serve. Come spesso accade, si gioca con la soglia di attenzione delle vittime, con lo spauracchio di una carta bloccata.
Le contromisure ci sono, la prima è l’attenzione. Eppure in molti sembrano sottovalutare i rischi, almeno stando ai numeri delle truffe messe a segno con successo. Bastano dei link inviati via SMS cliccati con troppa leggerezza per mettere a rischio i propri risparmi. Vediamo in cosa consiste il messaggio svuota conto.
“La tua carta è in fase di blocco”: il messaggio truffa
Un messaggio truffa inviato sotto forma di SMS è l’anticamera si un raggiro di cui possono fare le spese i più disattenti. Dopotutto, il messaggio “la tua carta è in fase di blocco” è normale catturi l’attenzione di chiunque. Meno normale farsi prendere dal panico, senza attivare i doverosi campanelli d’allarme e senza premurarsi di fare un respiro, ragionare e prendersi qualche secondo per elaborare la situazione. Fretta e panico sono cattivi consiglieri e finiscono spesso per silenziare ogni possibile campanello d’allarme.
Ci troviamo così di fronte a una nuova truffa della carta di credito, come altre sorte in passato. “Gentile cliente, la tua carta è in fase di blocco, per evitare la sospensione, aggiorna i dati. Accedi”. È l’esempio di SMS inoltrato alle potenziali vittime, spinte a cliccare su ciò che sembra essere il link al sito del proprio istituito di credito. Sembra, appunto. La realtà delle cose è ben diversa. A rendere credibile la cosa è l’inserimento di questi messaggi nella cronologia di quelli ricevuti, magari vicino a SMS “reali” e del tutto leciti inviati in precedenza dalla propria banca. Ecco che, in questo modo, la soglia di attenzione si abbassa e ci si sente al sicuro, scambiando il messaggio truffaldino per una comunicazione del tutto lecita. Cliccare sui link non attiva direttamente la truffa. Quest’ultima si completa una volta che la vittima inserisce i propri dati personali nei campi obbligatori del sito esca. Per i malviventi, a quel punto, sarà un gioco da ragazzi mettere le mani sui risparmi delle persone coinvolte.
Come difendersi dagli attacchi al conto corrente
Le tecniche di truffa sono sempre più insidiose e articolate e difendersi dagli attacchi informatici non è semplicissimo, almeno per chi ha meno dimestichezza con la tecnologie e le sue dinamiche.
Esiste una regola aurea che non può e non deve mai essere ignorata: comunicare i propri dati personali a estranei o soggetti sconosciuti è qualcosa che, nella maggior parte dei casi, porta a qualcosa di sgradito. Non fidarsi, farsi una domanda in più, è sempre un buon suggerimento per evitare guai ben peggiori.
La truffa del conto bloccato è una delle tante che circolano su internet. Se un messaggio vi insospettisce, la cosa migliore è contattare il vostro istituto bancario per sincerarvi della correttezza della comunicazione ricevuta. Ricordate, inoltre, che nessuna banca vi chiederà mai i vostri dati personali con un SMS o una e-mail. Se vi accorgete di trovarvi di fronte a un illecito, non esitate a informare le forze dell’ordine. Smascherare una truffa può risultare molto utile a chi potrebbe non accorgersene per tempo e cadere nella trappola.