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BUONO A SAPERSI 13 OTTOBRE 2024

Attenzione alla truffa del finto rider che cade dalla bici

Christian Casale

Christian Casale

Giornalista e videomaker

Conduttore e giornalista con lunga esperienza in radio e televisione in ambito nazionale. Per professione e passione mi occupo di videomaking, con una particolare propensione alla post produzione. Amo la divulgazione e lo sport.

L’ultima frontiera dei raggiri riguarda un finto rider, che a Roma ha preteso un risarcimento dopo una caduta dalla bicicletta.

I fatti si sono verificati nella tarda serata del 10 ottobre 2024 nella zona di Castro Pretorio. Una donna si trovava a bordo della sua automobile in via Volturno, quando è stata affiancata dal rider in sella alla sua bici. All’improvviso ha udito un colpo e ha visto l’uomo cadere. Il rider ha dato la colpa della caduta alla donna e ha avanzato una richiesta di risarcimento pari a 260 euro per la riparazione di una ruota. Poi ha iniziato ad avanzare una serie di richieste, tutte poco credibili.

La signora, nel frattempo, gli aveva suggerito di fare il cid, ma il fantomatico rider, ovviamente, non ne voleva sapere e ha minacciato di chiamare i vigili. La freddezza della vittima ha permesso di obiettare che mai le forse dell’ordine avrebbero permesso di lasciare del denaro per il danno arrecato. A quel punto l’uomo si è allontanando, non senza minacciare denunce.

La lucidità della donna ha permesso a questa particolare truffa di non andare a segno. Oltretutto, non è la prima volta che va in scena. A farne le spese, come spesso accade, sono le persone più fragili.

Come funziona la truffa del finto rider che cade

Figure come quelle dei rider sono diventate sempre più popolari, soprattutto a seguito della pandemia di Covid, con conseguenti lockdown e limitazioni. Hanno invaso le città di tutto il mondo con le loro biciclette, pronti a consegnare cibi e prodotti a milioni i utenti, spesso troppo pigri per compiere da sé tali mansioni. Certo, la comodità di questo servizio non può essere messa in discussione, ragione per la quale ha preso piede in modo molto rapido, lasciando dietro di sé dubbi professionali ed etici sulla messa in regola dei lavoratori e relativi compensi.

La truffa del finto rider rischia di mettere in cattiva luce questi operatori, la maggior parte dei quali -è bene ricordarlo- svolgono la loro mansione in modo onesto. Questa nuova modalità di raggiro, per dinamica ricorda da vicino la truffa dello specchietto, con la quale abbiamo tristemente famigliarizzato nel corso degli anni.

I primi casi si sono registrati a Roma nel 2023: un urto, il tentativo di accordarsi con del denaro, gli animi che si scaldano quando viene proposto di chiamare i vigili. I finti rider (o i rider che provano ad arrotondare in modo ben poco lecito) lamentano di aver subito un sanno tale per cui non possono rimettersi in sella alla loro bicicletta per continuare il lavoro. Può capitare facciano leva anche sulla pietà delle persone. Con una famiglia da mantenere e senza mezzo per poter accumulare in reddito, si rischia di entrare in un vortice emotivo che può portare a cedere alle loro malsane richieste.

Chiamare le forze dell’ordine è l’unica cosa giusta da fare in questi casi: se l’incidente è reale saranno loro a redimere la questione. Di contro, in caso di truffa, il malintenzionato si sarà con ogni probabilità dileguato prima del loro arrivo.

Non solo incidenti: le altre truffe che riguardano i rider

Quella del finto incidente non è l’unica truffa che riguarda i rider. Un altro raggiro riguarda le false consegne. La vittima riceve un messaggio o una telefonata che la informa dell’arrivo imminente di un noto servizio di consegna a domicilio. Un truffatore, naturalmente vestito da rider, si presenta alla porta con un pacco, sostenendo vi sia un costo di spedizione da pagare in contrassegno. Solitamente, la cifra è bassa, giusto una manciata di euro, per non destare sospetti. Una alternativa è quella di richiedere un pagamento con carta di credito, attraverso un POS manipolato utilizzato per clonare le carte. Oltre al denaro, in alcuni casi i truffatori possono sottrarre anche altre informazioni sensibili durante la transazione.

Purtroppo basta poco, anzi pochissimo. Una distrazione anche di pochi attimi può avere conseguenze letali per il portafogli. Un po’ come accade con un altro raggiro diventato noto nel tempo, la truffa della gomma bucata, dove i malviventi forano la gomma di un’auto in sosta. Quando la potenziale vittima si accorge del danno, si offrono di aiutarla nella sostituzione e, approfittando della distrazione, allungano le mani su borse e oggetti di valore lasciati incustoditi nella vettura.

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