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BUONO A SAPERSI 16 GIUGNO 2022

Truffe, attenzione ai finti buoni carburante Eni

Continua ad aumentare il numero delle truffe online – qui vi abbiamo raccontato una delle più rischiose al momento, quella della finta convocazione giudiziaria – in tutta Italia.

Una delle ultime frodi telematiche, segnalata in massa, è relativa ad un finto messaggio dell’Eni, – la società non ha ovviamente nulla a che fare con questa storia – relativo a dei buoni benzina.

Come funziona la truffa dei buoni benzina?

I malcapitati ricevono un messaggio in cui viene presentata la possibilità di ottenere ben 1000 euro in buoni carburante, semplicemente compilando un sondaggio fornito dall’Eni.

Per “giustificare” il regalo, i truffatori, spacciandosi per l’Ente, fanno riferimento ad una sovvenzione governativa in realtà inesistente. Secondo quanto scritto nel messaggio truffa, in occasione dei 70 anni dell’Eni – che si celebreranno effettivamente nel 2023 – lo Stato avrebbe deciso di regalare ai cittadini questi buoni carburante, che possono però essere incassati solo dopo aver compilato il sondaggio.

Nulla di più falso: il link contenuto nell’sms rimanda infatti a un sito che ricorda in tutto e per tutto quello dell’Eni, in modo tale da indurre in inganno anche i più scettici, ma è in realtà controllato dai truffatori. Le vittime, convinte di essere effettivamente sul sito ufficiale, forniscono i propri dati sensibili ai truffatori, che, oltre a rivenderli a terzi, attivano istantaneamente costosi abbonamenti a carico delle persone truffate.

Ma non finisce qui, perché per poter ricevere il fantomatico buono carburante da 1000 euro l’utente deve inviare ad almeno 5 contatti lo stesso messaggio. In questo modo i cybertrufatori alimentano il raggiro in maniera automatica e moltiplicano le possibilità di successo.

Sarà infatti molto più facile cadere in inganno dopo aver ricevuto il messaggio da un conoscente, amico o parente.

Il consiglio in questi casi è diffidare di qualsiasi comunicazione – per quanto possa sembrare “ufficiale” a livello grafico – ricevuta via sms o mail, che inviti a cliccare su qualche link dove inserire i propri dati sensibili.

Purtroppo l’attuale crisi economica sta sostanzialmente rendendo più facile il lavoro ai cybercriminali, che fanno leva sul bisogno di denaro, utilizzando come “esca” una finta promessa di aiuto. Il moltiplicarsi dei tentativi di frode sta inoltre incrementando il livello tecnico e grafico delle frodi, che sfruttano finiti siti sempre più indistinguibili da quelli ufficiali.

Di fronte a qualsiasi dubbio, anche minimo, è opportuno rivolgersi alla polizia postale, che potrà facilmente fornire le giuste linee guida per ogni situazione.

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