Il 2024 è arrivato al suo giro di boa ed è venuta l’ora di snocciolare numeri. Quali saranno state le auto più vendute nel corso dei sei mesi? Tra conferme e risultati abbastanza sorprendenti, cerchiamo di fare il punto della situazione, prendendo in esame le prime dieci posizioni stilate sui basi raccolti da JATO Dynamics, in ordine crescente.
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La top 10 dei modelli più venduti
Chiude la classifica una delle city car più amate in circolazione. Con 93.576 immatricolazioni, la Toyota Yaris conferma di avere un ottimo appeal pure nel Vecchio Continente. Quasi mai la Casa delle Tre Ellissi sbaglia nei lanci e questo è uno dei cavalli di battaglia. Le piccole dimensioni, le linee piacevoli da osservare, la tecnologia evoluta e i motori rispettosi del Pianeta si traducono in un forte interesse di pubblico. Appena sopra troviamo, con 99.694 unità, la variante Cross, declinazione off-road, adatta ad avventurarsi in entusiasmanti gite fuori porta.
È ottava la Tesla Model Y con 101.181 targhe. Nominata best seller del 2023, la proposta americana ha perso un po’ del suo smalto, sebbene goda ancora di buoni riscontri. Quello attuale non rappresenta un periodo facile per l’azienda texana, in cerca di una propria dimensione. Il taglio dei prezzi disposto lo scorso anno è stato utile a dare slancio alla gamma, ora, però, i profitti inferiori alle attese richiedono degli accorgimenti.
Per la sesta posizione è piena bagarre tra la Skoda Octavia e la Citroen C3, risoltasi in favore della boema di un margine minimo, di solo poche registrazioni (102.945 a 102.304). Le precede la Peugeot 208, a quota 107.097 consegne, comunque inferiori alla Volkswagen T-Roc con 111.381.
Ed eccoci ora in zona podio. La medaglia di bronzo virtuale va alla Renault Clio, tra le auto più vendute con 114.624 targhe. È seconda la Volkswagen Golf, fermatasi a 126.993 consegne. Dei numeri importanti, che ribadiscono il fascino emanato da un’icona. Passata al restyling, l’ottava generazione sarà pure l’ultima a combustione interna. Il prossimo capitolo avrà, infatti, il powertrain elettrico, anche se il suo arrivo non dovrebbe avvenire nel giro di breve. A causa di alcune criticità riscontrate tra le fila di Wolfsburg, il debutto vettura pare sia stato rinviato al 2029.
A comandare, la Dacia Sandero, forte di 143.596 nuove targhe. La rumena conferma di avere una marcia superiore in confronto ai competitor, complice un rapporto qualità-prezzo sensazionale. Tra i modelli commercializzati in Europa, rimane, infatti, la meno costosa in assoluto, nonostante la soglia minima d’accesso sia quasi raddoppiata rispetto al periodo ante Covid.
Crescita sempre più moderata
Felipe Munoz, analista globale di Jato Dynamics, ha commentato: “La crescita dell’Europa sta diventando più moderata, ancora lontana dai livelli visti prima della pandemia a causa di un ambiente operativo più complesso, tra cui normative sulle emissioni, aumento dei prezzi dei veicoli e barriere che si frappongono all’adozione di auto elettriche.
Dalla carenza di semiconduttori, i veicoli elettrici sono stati il principale motore della crescita. È quindi fondamentale che nei prossimi 6 mesi il settore faccia tutto il possibile per dissipare l’incertezza che circonda il mercato dei veicoli elettrici, incluso il modo in cui le tariffe UE sulle auto elettriche importate dalla Cina influenzeranno l’accessibilità economica di queste vetture”.