Le auto più vendute in Italia a luglio 2025: le scelte che dominano il mercato

Tra modelli storici e nuove arrivate, la classifica delle auto più vendute a luglio 2025 racconta più di quanto sembri: un pezzo d’Italia su quattro ruote

Foto di Manuel Magarini

Manuel Magarini

Giornalista automotive

Classe 90, ha una laurea in Economia Aziendale, ma un unico amore: la scrittura. Da oltre dieci anni si occupa di motori, in ogni loro sfaccettatura.

Pubblicato: 4 Agosto 2025 13:00

Il mercato auto è in stallo, e gli italiani, semplicemente, non comprano. A luglio le immatricolazioni sono crollate del 5,1% rispetto allo stesso mese del 2024, colpite soprattutto nel ramo privato, che lascia per strada un fragoroso -13,5%. Le ragioni sono tante – inflazione, incertezze, stipendi fermi – ma l’effetto è uno solo: il parco circolante invecchia e le scelte si fanno sempre più difensive. Eppure, in mezzo alla crisi, la top ten delle auto più vendute in Italia ci aiuta ad aprire gli occhi su dove stiamo andando.

La zona bassa della top 10

Con 2.116 immatricolazioni a luglio, la Ford Puma si guadagna un posto nella top 10 nel solco della continuità, uno di quei modelli scelti senza inseguire trend passeggeri. L’aspetto grintoso cattura al primo sguardo, mentre le dimensioni compatte aiutano a destreggiarsi nei centri urbani con disinvoltura. La versione mild hybrid garantisce consumi più leggeri, lo spazio interno basta per la vita di ogni giorno e i prezzi di listino, seppur saliti negli anni, restano ancora accessibili.

Le 2.166 targhe a luglio valgono la nona piazza alla Peugeot 208, che oltre alle dimensioni indicate nella giungla urbana, piace per i consumi, gestibili, mentre le versioni a GPL e mild hybrid mantengono i costi a terra. Dentro? È semplice, funzionale, con tutto al posto giusto, e lo sai se la ordini: la francesina fa a meno di proclami, bada al sodo, e nel segmento B basta e avanza.

Le 2.203 registrazioni nel mese mandato in archivio confermano il seguito dell’MG ZS, ottava, in grado di farsi spazio perché offre molto a poco. Disegnata secondo i dettami di un SUV small-size, assicura una buona abitabilità e una dotazione ricca a sufficienza, già nelle versioni entry level e poi – una rarità sotto i 20.000 euro – è coperta da una garanzia lunga, fino a 7 anni.

Compatte e ibride

A luglio 2025, con 2.487 immatricolazioni, la Toyota Yaris si piazza settima, una delle poche compatte a conservare un’identità riconoscibile a distanza di anni dal debutto. Nella sua variante full hybrid, è diventata sinonimo di guida efficiente, anche senza presa di ricarica, adatta soprattutto in ambito cittadino o misto, e il motore ibrido si rivela reattivo pure nel traffico congestionato, utile a ridurre i consumi senza cambiare abitudini e proprio questa coerenza la tiene in alto, a differenza di certe rivali, incapaci di lasciare il segno.

Tra le poche veterane del segmento B, la Renault Clio, sesta, conserva un posto in prima fila nelle preferenze degli italiani, raccogliendo 2.516 ordini a luglio 2025. Il suo punto di forza? L’adattabilità, infatti sa mettere d’accordo tre o quattro differenti tipologie di pubblico: giovani neopatentati, famiglie alla ricerca di una seconda auto, professionisti attenti alle uscite. L’ultima generazione ha puntato sul restyling sobrio e sull’elettrificazione leggera, forte di un bagagliaio ampio come pochi nella categoria e di una posizione di guida piacevole.

3.334 italiani hanno scelto di mettere in garage una Toyota Yaris Cross, quinta. Il nome richiama una delle utilitarie più amate di sempre, la forma, però, è da crossover urbano e l’ibrido è di serie: tecnologia full hybrid collaudata da Toyota, garanzia di consumi contenuti e accesso facilitato alle ZTL. Non richiede ricariche, si guida come qualsiasi altra auto, e all’interno lo spazio risulta ben organizzato, con una dotazione tecnologica mai invadente. Il cruscotto digitale e i sistemi di assistenza accompagnano la guida in modo discreto, senza distrazioni né complicazioni. La Yaris Cross si muove con disinvoltura nel traffico cittadino, regge bene i lunghi tragitti e mantiene buone quotazioni sul mercato dell’usato, per un prodotto ben calibrato, che intercetta l’evoluzione dei gusti.

Sfiora il podio la Jeep Avenger. Nata in Europa e prodotta in Polonia, rappresenta un caso raro: un modello pensato prima per il mercato del Vecchio Continente, e solo dopo adattato ad altri. Compatta fuori, solida dentro, fa leva su un design muscoloso, superfici pulite, passaruota marcati, e una calandra richiamante la tradizione della Casa. Ci si sposta agevolmente in città, nonostante l’altezza da terra e la posizione di guida rialzata regalino la sensazione di avere la situazione sotto controllo, anche nella versione mild hybrid, traino di vendite grazie a costi di gestione accettabili e a un listino competitivo. Dentro si sta comodi in quattro, il bagagliaio regge bene la spesa settimanale e i comandi sono intuitivi, ed è così che in 3.519 hanno ordinato l’Avenger a luglio.

Il podio delle più vendute

Al terzo posto nella classifica delle auto più vendute in Italia troviamo la Dacia Duster, a quota 3.651 immatricolazioni. Il SUV rumeno rappresenta un’eccezione nel panorama europeo, complice un prezzo d’ingresso basso, specie nelle versioni GPL, e, a dispetto dell’immagine robusta, si guida tanto in città quanto fuori, lungo i tracciati più difficili. Non ha la pretesa di essere trendy o di anticipare il futuro, in compenso è davvero solida e in un mercato dove tutto cambia in fretta, va avanti a scalare le classifiche testarda nello stesso modo con cui affronta le salite di montagna.

A luglio 2025 la Dacia Sandero ha conquistato 4.371 clienti, salendo al secondo posto assoluto. Il design è diventato più curato negli ultimi anni, ma sono l’affidabilità e la soglia economica d’acquisto alla portata, tra le più basse del mercato, a farla volare. Particolarmente forte la versione a GPL, d’altro canto anche le mild hybrid giocano la loro parte, mantenendo i consumi sotto controllo, prevedendo una dotazione tecnologica resta essenziale, con qualche passo avanti rispetto al passato: gli acquirenti non potrebbero chiedere di meglio.

Mentre là fuori si discute di SUV elettrici e software aggiornabili, l’Italia continua a comprare la Fiat Panda. In città, in campagna, nei garage dove nulla entra è ancora lei, con 7.860 targhe a luglio, a mettere in riga le sfidanti, perché parla la lingua della sopravvivenza quotidiana e affonda le radici del suo successo in una fiducia costruita nel tempo, alimentata da milioni di persone nel momento di passare in concessionaria. Tra le versioni più gettonate, le mild hybrid propongono consumi contenuti senza stravolgere abitudini consolidate, e i consensi riscossi dall’allestimento City Life sono un segno che anche un’estetica minimalista può attrarre. In un tempo dove la mobilità sembra riservata alla classe abbiente, l’auto nazionalpopolare per eccellenza continua a vincere.