Fiat Multipla compie 25 anni: la nuova versione celebrativa

Fiat Multipla venne presentata per la prima volta al pubblico nel 1997 al Salone di Francoforte, e venduta a partire dall’anno successivo: festeggia 25 anni

Foto di Laura Raso

Laura Raso

AUTOMOTIVE SPECIALIST

Cresciuta nel paese della Moto Guzzi, coltiva la passione per i motori e trasforma l’amore per la scrittura in lavoro, diventando Web Content Editor esperta settore automotive.

25 anni di storia per una delle auto più famose e iconiche di Fiat, dal design così unico e particolare, che riuscì però ad accontentare la clientela e imporsi sul mercato. Fiat Multipla fu presentata al pubblico per la prima volta al Salone Internazionale di Francoforte nel 1997 e iniziò a essere commercializzata l’anno dopo.

Sin da subito suscitò curiosità e interesse nel pubblico e tra gli addetti ai lavori. Per celebrarne l’anniversario, l’ente Heritage di Stellantis sta realizzando una one-off esclusiva, denominata Fiat Multipla 6×6, destinata a diventare un modello da collezione.

La Fiat Multipla da collezione

La creazione porta la firma di Roberto Giolito – il padre della Multipla ed Head of Stellantis Heritage – che racconta (in un video realizzato ad hoc) la genesi di questo pezzo unico. Fonte di ispirazione dell’operazione Heritage sono i sei curiosi personaggi nati dalla matita di Giolito nel 1998 per raccontare la vita a bordo della vettura in modo simpatico e anticonvenzionale.

Come il designer stesso ha dichiarato: “Queste sei personalità, questi sei modi di vedere l’auto, torneranno a vivere dentro e fuori della prima Multipla da collezione creando un tributo gioioso, in pieno stile Fiat, a un modello che, dopo 25 anni, continua ancora ad interessare il mondo e a suggerire modi nuovi di trasportare e di ospitare le persone. Ecco perché sei personaggi curiosi per sei approcci diversi di viverla danno vita alla Multipla 6×6”.

In questo momento la nuova Multipla 6×6 è in fase di lavorazione, e sarà esposta – dal 17 al 19 novembre – alla fiera Milano Auto Classica. In seguito sarà venduta a un collezionista appassionato del design italiano geniale e controcorrente.

Il progetto esclusivo

La nuova Fiat Multipla 6×6 nasce sulla base di un esemplare del 1998, si presenta con la particolare livrea Turchese Bio, un colore simbolico di quegli anni, che rinvia agli spazi aperti e al mare, oltre a rappresentare la forte attitudine green del modello, dotato di motorizzazioni a basse emissioni.

Roberto Giolito e il progetto Fiat Multipla
Fonte: Ufficio Stampa Stellantis Heritage
Roberto Giolito, designer padre della Fiat Multipla che compie 25 anni

Una caratterizzazione cromatica che diventa lo sfondo del disegno complessivo dei sei personaggi, applicato sul cofano e sulle fiancate. A impreziosire il tutto le modanature, le ruote e i paraurti verniciati in Grey White, un colore neutro che spezza con grande eleganza la carrozzeria blu.

Gli interni

La stessa raffinatezza si ritrova all’interno, dove viene usato il tessuto blu scuro in abbinamento ai pannelli porte in grigio-bianco. Sui sedili sono incastonati i singoli soggetti, che furono disegnati da Giolito nel 1998, in concomitanza con il lancio del modello.

Personaggi a fumetto che finirono anche sulle t-shirt e sui puzzle della linea accessori del modello, appassionando il pubblico. Oggi ritroviamo le stesse caricature anche sulla nuova Multipla 6×6, singolarmente dentro e tutte insieme fuori, in questo caso dando vita a uno straordinario disegno. Ognuno, a modo suo, rappresenta la libertà di esprimere le proprie inclinazioni in un’auto rivoluzionaria.

Lo stile

La Multipla (realizzata anche in una versione speciale da 1.000 cavalli) <strong>sfata un luogo comune: quello secondo il quale l’attività del designer consisterebbe solo in un esercizio di stile e avrebbe un fine esclusivamente estetico. Il Centro Stile Fiat non ha confezionato il vestito a un prodotto ideato e definito nelle sue caratteristiche tecniche e funzionali da altri. Lo ha progettato, assieme a un team tecnico, e ha voluto sottolineare l’originalità concettuale della Multipla, dandole una forma complessiva che comunica l’invenzione di una nuova tipologia di auto.

Ed è proprio questo il motivo per cui la carrozzeria della Multipla è stata disegnata attorno a sei passeggeri seduti su due file e al loro bagaglio, tenendo conto delle loro esigenze di comfort e sicurezza. L’approccio usato ha messo in primo piano le ragioni della funzionalità, unendo i bisogni e i desideri dei passeggeri con le possibilità della tecnologia.

L’eccezionale comfort di guida e il piacere di viaggiare

C’è un altro punto di forza che caratterizza la Multipla, nonostante sia stata una delle auto esteticamente più bruttine della storia: la sua architettura innovativa, si tratta infatti dell’unica vera “3+3” posti del segmento. Infatti, il disegno originale dell’abitacolo trasforma una vettura lunga solo 4 metri in un vero e proprio monovolume.

La Multipla trasporta fino a sei persone in due file di tre sedili, ognuno con molto spazio e libertà a disposizione. Inoltre, la modularità creata con il gioco dei sedili che si ribaltano o si asportano completamente, consente di ottenere un bagagliaio che può raggiungere i 1.900 litri. Senza contare che la volumetria interna era la migliore del segmento: ben oltre 3 metri cubi.

Ognuno dei sei posti disponibili è molto comodo e piacevole, i sedili sono tutti ergonomici, sicuri e larghi uguali. Gli elementi meccanici sono stati avanzati al massimo per garantire al guidatore libertà di movimento, l’abitabilità posteriore è da limousine. Fare un viaggio su una Multipla significa sentirsi integrato perfettamente nell’ambiente circostante.

La sostenibilità e la sicurezza

La vecchia Fiat Multipla del 1998 disponeva di ben quattro propulsori a scelta:

  • due varianti tradizionali: il 1.6 Torque 16v da 76 kW (103 CV) e il 1.9 JTD da 85 kW (115 CV), entrambi caratterizzati da bassi consumi, prestazioni brillanti e una guida equilibrata e piacevole;
  • due versioni “pulite” abbinate al 1.6 “Natural Power” da 68 kW (92 CV): la “blupower” a metano e la “bipower” con doppia alimentazione, a metano e a benzina.

Il pianale non presenta il classico gradino sotto il sedile posteriore, è piatto e libero da qualsiasi ingombro, e tanto alto da poter ospitare, nella parte inferiore, i componenti delle versioni con motore a minimo impatto ambientale. Ma non è tutto, perché nel 2000 Fiat lanciò sul mercato la Multipla Fiat Hybrid Power – benzina ed elettrica – realizzata in pochissimi esemplari per il Progetto Atena (Ambiente Traffico Telematica Napoli).

In ambito sicurezza, la Multipla non resta di certo indietro, anzi. Offre infatti un’ampia gamma di sistemi e dotazioni, dall’ABS all’ESP, sei airbag, sensori che modulano l’intervento dell’airbag a seconda del peso e della massa del passeggero. A bordo è possibile contare anche sui window-bag, che scendono lungo i finestrini per salvaguardare la testa degli occupanti in caso di collisione laterale.

I sedili posteriori, poi, sono dotati di appoggiatesta che, durante le manovre di parcheggio, permettono di vedere bene dietro. Gli schienali assicurano un ottimo contenimento e, per fissare con facilità e sicurezza i seggiolini dei bambini, la Multipla è dotata di attacchi Isofix. Per finire, nel 2004 la Multipla è stata la prima vettura prodotta dal Gruppo Fiat ad adottare il vivavoce con tecnologia Bluetooth integrato nella plancia. Un modello da sempre in grado di strizzare l’occhio al futuro.