Maxi richiamo per le auto di Tesla

Errore di software critico per quattro modelli di Tesla che sono stati richiamati dalla Casa per un aggiornamento gratuito, così da evitare spiacevoli inconvenienti

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Redazione

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Nuovi problemi in vista per Tesla, il colosso delle auto elettriche del magnate Elon Musk che nelle ultime ore è stato costretto a richiamare diverse auto alla casa base. Non si tratta di una novità per il brand di Austin, che di recente ha dovuto fare i conti con diversi richiami per far fronte a degli inconvenienti tecnici dei modelli che avrebbero potuto causare problemi a conducenti e passeggeri del mezzo.

L’ultimo richiamo, però, ha una portata importante, in quanto sono stati ben 1,1 milioni gli esemplari di Tesla richiamati dal gruppo californiano che ha consigliato ai proprietari di far tornare indietro le auto che hanno presentato uno specifico problema di natura tecnica.

Richiamo Tesla, le auto coinvolte

Il maxi richiamo di Tesla è arrivato negli scorsi giorni a causa di un problema legato ai finestrini. Le automobili della Casa di Austin sono sì altamente tecnologiche e sviluppate, ma anche il più piccolo errore di software può infatti rischiare di causare numerosi problemi. Nello specifico, nell’ultimo richiamo di Tesla, a essere interessate sono circa 1,1 milioni di vetture che sono implementate col software di chiusura dei finestrini che è andato in tilt (battuto il record di richiamo precedente per le “frenate fantasma”).

Nei modelli richiamati, infatti, sembra che a causa di una falla nel sistema i finestrini non rilevino correttamente gli ostacoli in fase di salita, rischiando quindi di provocare possibili infortuni e inconvenienti spiacevoli. Se infatti viene attivata l’alzata del finestrino mentre conducente o passeggero hanno il braccio appoggiato o al di fuori del mezzo, l’errore del software non fa rilevare l’arto, procedendo come se nulla fosse alla chiusura del finestrino stesso.

A essere interessati nel richiamo sono migliaia di modelli di Model Y, Model S, Model X e Model 3, prodotti dalla Casa americana di Elon Musk tra il 2020 e il 2022. L’unico modo per far fronte al problema è eseguire un aggiornamento che Tesla effettuerà gratuitamente. Il gruppo di Elon Musk afferma comunque di non essere a conoscenza di incidenti causati da questo possibile guasto.

Nonostante la portata del richiamo, al momento il titolo di Tesla non sembra comunque aver subito problemi in Borsa. Dopo un calo del 3,5%, infatti, le azioni dell’azienda di auto elettriche vengono scambiate ancora per 288,59 dollari, cifra lontana dal picco raggiunto il 5 novembre del 2021, quando venivano scambiate a oltre 400 dollari.

Tesla, quanto costa la ricarica

Per i proprietari Tesla i problemi si sommano sempre più. Oltre ai richiami frequenti, infatti, chi possiede una macchina del marchio americano in Europa deve fare i conti con pesanti rincari che rendono complicato ricaricare le vetture. Infatti, seguendo il trend dell’aumento del costo dell’energia, Tesla ha deciso di attuare un rincaro delle tariffe di ricarica tramite la sua rete Supercharger europea (in Cina invece è boom per la Tesla con ricarica più rapida al mondo).

I proprietari hanno ricevuto via email la comunicazione da parte di Tesla riguardo la variazione tariffaria, così i clienti sono stati invitati a verificare attraverso l’infotainment della vettura i nuovi prezzi. In Italia, per esempio, il rincaro medio è del 35%,  con il prezzo che è cresciuto da 0,49 a 0,66 €/kWh.