Come accade per molti mestieri, anche per la professione di tassista c’è chi ha proprio una vocazione. In effetti, non per tutti è facile mettersi alla guida dell’auto ogni giorno, far salire a bordo persone diverse, ognuna con le proprie abitudini: chi porta con sé quantità industriali di bagagli da caricare, chi parla e si apre per tutto il viaggio, chi resta muto e immerso nel suo smartphone o laptop.
È chiaro quindi che, come per tutte le professioni, ci sono i lati positivi e quelli negativi, che una persona dovrebbe conoscere prima di intraprendere la carriera. In particolare, per chi guida il taxi, in genere portare in giro le persone per la propria città è un piacere, e non solo un dovere e un lavoro, che consente di portare a casa “la pagnotta”.
Per diventare tassista bisogna inoltre essere a conoscenza del tempo e delle risorse necessarie per ottenere la licenza, che non tutti comunque possono avere. Nonostante la liberalizzazione del mercato è necessario sempre fare riferimento al regolamento approvato dalla Regione in ci si risiede e applicato in particolare nel Comune in cui si ha intenzione di lavorare alla guida del taxi.
Ci sono poi dei limiti in termini di numero di licenze di taxi in ogni piccola e grande città italiana, che non possono essere in alcun modo superati. Per ottenere l’autorizzazione per la guida del taxi e iniziare a guidare l’auto per trasporto passeggeri, è possibile seguire due modalità differenti. Vediamo quali e ogni dettaglio.
Come si ottiene la licenza taxi
Come detto, esistono due strade possibili in Italia per poter ottenere la licenza taxi:
- il candidato può partecipare al concorso specifico e vincerlo;
- il candidato può pagare una somma specifica e variabile per comprarla.
In ogni caso è indispensabile essere a conoscenza delle particolarità e delle condizioni per poter avere la licenza da tassista.
Come acquistarla
La prima via che andremo a vedere è quella che vede l’aspirante tassista procedere all’acquisto della sua licenza. Ebbene sì, l’autorizzazione a guidare un veicolo per il trasporto di passeggeri può anche essere “semplicemente” comprata, senza dimenticare che anche in questo caso ci sono dei limiti a cui si può andare incontro.
Prima di tutto è ovvio che, per poterla comprare, deve essere anche individuato il soggetto specifico che vende la licenza taxi. E non è molto semplice trovare un tassista che ceda la sua licenza con leggerezza, visto anche il procedimento lungo e tortuoso che ha dovuto affrontare per ottenerla.
Per questo motivo, anche nel momento in cui si trova la licenza, a volte c’è un altro grande ostacolo da superare, di tipo economico. Che cosa significa? Generalmente il prezzo di una licenza taxi è molto alto, si ottiene dopo una trattativa privata tra le parti e deve essere commisurato al bacino di utenza della città in cui si andrà a operare.
Purtroppo però accade molto spesso che questa compravendita non sia proprio conveniente e a buon mercato, anzi. Volete dei numeri per capire meglio? Ci sono inchieste recenti che parlano addirittura di cifre che oscillano tra i 100.000 e i 200.000 euro. Non ve lo aspettavate eh? Eppure è quello che accade oggi.
E non è finita qui, perché chi vuole comprare una licenza da tassista ha un ulteriore scoglio da superare. Si tratta infatti di una compravendita che deve rispettare un vincolo temporale: il nuovo aspirante conducente professionista può comprare la sua licenza solo ed esclusivamente da un altro professionista che l’abbia ottenuta da non meno di 5 anni. Questo significa che chi guida il taxi ha l’obbligo di non vendere la sua licenza ceduta dal Comune di riferimento per tutto il primo quinquennio.
Il concorso per la licenza taxi
La procedura di rilascio delle licenze per la guida del taxi è gestita interamente dal Comune di riferimento, che si appoggia a concorsi pubblici.
Ogni concorso viene organizzato però rispettando quelle che sono le linee guida del regolamento definito dalla Regione. Questo significa che resta tale e quale l’impianto normativo di base, ma che poi ogni ente ha la possibilità di prevedere una serie di particolarità.
Vediamo comunque di seguito quali sono i requisiti base per poter ottenere la licenza taxi in Italia:
- innanzitutto l’aspirante tassista deve aver compiuto almeno 21 anni di età;
- è fondamentale anche il requisito di cittadinanza, che deve essere italiana o di un Paese dell’Unione Europea;
- per poter ottenere la licenza taxi è richiesto l’obbligo scolastico;
- la persona che fa richiedere deve ovviamente essere in possesso di patente B;
- il candidato deve partecipare a un corso di due mesi in una scuola guida, che consente di ottenere l’abilitazione alla professione, rilasciata da parte della Motorizzazione Civile;
- prima di avere tra le mani la sua licenza, il soggetto interessato deve aver superato un esame scritto e un esame orale per l’iscrizione al ruolo di conducente pubblico alla Camera di Commercio.
Sembra tutto molto semplice fin qui, ma non è così: le amministrazioni comunali infatti organizzano con scarsissima frequenza i concorsi per il rilascio della licenza taxi, per questo spesso si ricorre ad altre strade, che si rivelano però sempre complesse (e costose).
I soggetti che possono usare la licenza
Si tratta di un documento strettamente personale, che può essere usato solo ed esclusivamente dalla persona a cui la licenza taxi stessa è intestata.
Nessuno altro soggetto può mettersi al volante di una vettura per il trasporto di passeggeri, nemmeno temporaneamente: il servizio di sostituzione del titolare quindi non è assolutamente ammesso dalla legge.
Questo vale solo per i taxi, e non per i veicoli con licenza NCC (ovvero noleggio con conducente) che hanno un altro regolamento a cui far riferimento. Tutti i costi legati al mantenimento dell’auto-taxi sono a carico del tassista, e questo dimostra quanto la licenza sia strettamente personale.
Rientrano nelle spese di gestione del taxi tutti i costi sostenuti per il bollo auto e l’assicurazione, ma anche le spese per il rifornimento di benzina o diesel, e tutti i costi di manutenzione, dalla revisione al tagliando e a tutte le spese per i controlli periodici, cambio gomme e altri.